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CRV - Sostegno alla famiglia e alla natalità: il Consiglio regionale vota il testo normativo

PressRelease

CRV - Sostegno alla famiglia e alla natalità: il Consiglio regionale vota il testo normativo

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

La proposta illustrata in Aula da Riccardo Barbisan (LN) e Bruno Pigozzo (PD)

19 maggio 2020, 16:31

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - "Sostegno alla famiglia e alla natalità: votato il testo normativo illustrato in aula dal Relatore, Riccardo Barbisan (LN), e dal Correlatore, Bruno Pigozzo (PD)"

(Arv) Venezia 19 mag. -    Il Consiglio Regionale del Veneto ha votato il Testo normativo a sostegno della famiglia e della natalità, che fa sintesi del Progetto di Legge n. 458 della Giunta, del PdL n. 178, primo firmatario Villanova (ZP), e del PdL n. 472, primo firmatario Sinigaglia (PD). La proposta normativa era già stata licenziata dalla Quinta commissione. Il Relatore, Riccardo Barbisan (LN) ha illustrato in aula gli aspetti più significativi della legge, finalizzata a “valorizzare le funzioni sociali della famiglia, riconoscere l'alto valore della maternità e paternità coscienti e responsabili, rimuovere gli ostacoli dì ordine sociale, culturale ed economico che impediscono le nuove nascite". “Purtroppo in Italia si è tanto parlato di famiglia, anche troppo, ma poco è stato fatto in concreto – ha posto in evidenza il Relatore – ma oggi, con questa legge, in Veneto cambiamo prospettiva, ponendo in essere interventi concreti. Stiamo vivendo una situazione difficile, inasprita dal Covid–19, i dati ISTAT attestano un preoccupante calo delle nascite e le previsioni per il 2021 sono che si scenderà sotto alla soglia di 400mila parti. Il Veneto è più o meno nella media nazionale, anche qui la situazione è molto complicata. In questo allarmante contesto, la legge si presenta quanto mai attuale. Si tratta di una Legge Quadro, cornice: il cuore è rappresentato dalla pianificazione triennale delle iniziative, per offrire alle famiglie destinatarie, dopo il necessario passaggio in commissione, linee di indirizzo chiare”. “Tra i diversi provvedimenti introdotti – ha spiegato Barbisan - i nidi gratis, la tutela degli orfani, in collaborazione con i comuni, l’assegno prenatale, con l’idea che si è genitori per sempre ma prima della nascita di un figlio; la promozione dell’associazionismo familiare, l’istituzione del registro delle associazioni familiari e degli Sportelli per la famiglia. C’è il coinvolgimento dell’intero Terzo Settore. Viene affrontato il problema delle famiglie mono- parentali, dei nuclei familiari disgregati dopo un divorzio, la bi- genitorialità, già oggetto di Legge Regionale”. “È previsto uno stanziamento finanziario importante: circa 9 milioni e 600 mila euro per dare corso, finalmente, a politiche familiari stabili che non siano solo spot effimeri – ha concluso Riccardo Babisan - Il tema della natalità resta molto sentito dalla nostra società, anche perché le nostre famiglie stanno ancora pagando la crisi economica del 2008. Questa Legge aiuterà i veneti a realizzare i loro desideri di genitorialità”. Il Correlatore, Bruno Pigozzo (PD), nel ringraziare "il collega Sinigaglia, oggi impossibilitato a intervenire, per la qualità del lavoro svolto in materia di politiche familiari”, ha sostanzialmente condiviso le finalità della legge. “Ricordo l'importante lavoro di sintesi portato avanti in commissione, con l’armonizzazione di tre Progetti di Legge affini – ha evidenziato Pigozzo -. Siamo convinti di poter imprimere una svolta decisiva alle politiche familiari, le quali tuttavia vanno differenziate da altri interventi, come il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Come Regione, dobbiamo avere un approccio nuovo, che superi una politica solo di tipo assistenziale. La famiglia deve essere considerata un soggetto sociale attivo, titolare di diritti e doveri, chiamata a cooperare nelle scelte di politica sociale; deve essere vista come una risorsa, non come un vincolo, capace di far fronte ai propri bisogni valorizzando le relazioni familiari e coordinandosi con il sistema pubblico e con quello del privato sociale”. “Ma se davvero vogliamo sostenere la natalità in Veneto, assecondando così il legittimo e naturale desiderio di genitorialità delle famiglie, è necessario fare di più – ha chiesto il Vicepresidente del Consiglio Regionale - va aumentato il numero di posti negli asili nido, rispetto a cui siamo fermi al 21%, mentre il target europeo è fissato al 33%; va istituita la Family Card e la Consulta regionale per la famiglia, aspetto questo per noi fondamentale per poter veramente incidere nella programmazione triennale degli interventi. Vanno anche previsti i Centri Servizi Famiglia, già attivi soprattutto nei grandi centri, che possono garantire interventi specifici ed efficaci per sostenere le famiglie. Servono politiche mirate per la casa, fiscali e tariffarie". “Per questo, abbiamo presentato alcuni emendamenti – ha concluso Bruno Pigozzo – finalizzati a evitare che questa proposta normativa non si fermi solo a lodevoli e senz’altro condivisibili principi, alle buone intenzioni, ma trovi un’applicazione concreta”. La discussione generale è stata introdotta da un intervento di Cristina Guarda (CpV/Veneto 2020) che ha posto l’attenzione sul problema della denatalità e sulle difficoltà incontrate dalle giovani famiglie. “Serve un piano di accompagnamento alla genitorialità consapevole ed è necessario che le famiglie possano usufruire di fondi certi e pluriennali” – ha auspicato Guarda- “Senza trascurare altre priorità: l’assistenza ai disabili e la cura dei nostri anziani”. È stato esaminato l’articolato e la relativa parte emendativa. Infine, le dichiarazioni di voto: Stefano Fracasso ha annunciato il voto favorevole del Partito Democratico “a un Progetto di Legge, nato prima del Coronavirus, di cui le famiglie hanno molto bisogno; penso soprattutto ai nuclei familiari monoparentali”. Pietro Dalla Libera (Veneti Uniti) ha posto l’accento sul fatto che “finalmente la buona politica si occupa della famiglia, che è alla base della nostra società”. L’Assessora alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha ringraziato “la Quinta commissione per il lavoro svolto, il Relatore Riccardo Barbisan e i Correlatori Pigozzo e Sinigaglia”. “Si tratta di una Legge Quadro di sistema, che ha trovato un consenso unanime” ha sottolineato Lanzarin – “Sono previsti interventi che hanno una visione complessiva, fino ad abbracciare la conciliazione lavoro/famiglia”. Appoggio convinto anche da Orietta Salemi (Civica per il Veneto) “per offrire fin da subito le risposte migliori alle nostre famiglie”.

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