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CRV - Covid-19: gli assessori Corazzari, De Berti e Pan illustrano la variazione di bilancio

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CRV - Covid-19: gli assessori Corazzari, De Berti e Pan illustrano la variazione di bilancio

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Oggi, nella Seconda commissione consiliare riunita in streaming

16 aprile 2020, 13:54

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Seconda commissione - "Gli Assessori regionali Corazzari, De Berti e Pan illustrano la variazione di bilancio per far fronte all'emergenza Coronavirus"

(Arv) Venezia 16 apr. 2020 -    Nella seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Francesco Calzavara (ZP), con Vicepresidente Andrea Zanoni (PD), è stato rilasciato a maggioranza il parere di competenza alla Prima commissione in ordine al Pdl n. 501 “Prima variazione generale al bilancio di previsione 2020-2022 della Regione del Veneto”. La variazione di bilancio si articola in tre emendamenti: soppressione dell’articolo 2 della legge, relativo agli impianti a fune, che saranno ricollocati all’interno di una manovra più ampia che la Giunta approverà martedì prossimo; modifica della L.R. 13 marzo 2009, n. 3, ‘Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro’, che ampia l’ambito dei beneficiari della cassa integrazione; maxiemendamento tabellare, che registra la nuova entrata di 7 milioni e 800 mila euro che derivano dell’avanzo 2019, ricollocato nelle disponibilità dell’esercizio 2020; inoltre, viene aggiunto l’importo di euro 4 milioni e 760 mila euro: è frutto di una ricognizione delle economie, effettuata dai singoli Assessorati. Nel complesso, vengono messi a disposizione 12 milioni e 800 mila euro così distribuiti: 4,5 milioni per il sostegno alle Scuole Paritarie; 1,5 milioni per i Buoni Scuola; 1,5 milioni per aiutare il pagamento degli affitti; 500mila per agevolare lo smart working negli Enti territoriali, con contributo all’ANCI; 300mila a favore del Trasporto Pubblico Locale, per la linea Adria/Mestre; 1,5 milioni per allargare i beneficiari della cassa integrazione, a sostegno del reddito e dell’occupazione; 3 milioni per contribuire alle rette delle Case di riposo. Viene eliminato il finanziamento alle auto storiche, di 200mila euro, somma che torna nella disponibilità iniziale. Gli Assessori regionali Corazzari, De Berti e Pan hanno illustrato la variazione di bilancio afferente le materie di rispettiva competenza. L’Assessore De Berti ha evidenziato una criticità: “L’art. 92 del Decreto ‘Cura Italia’, approvato nei giorni scorsi dal Senato, ha disposto che tutto il Fondo nazionale Trasporti venga erogato, senza alcuna valutazione contabile, alle Aziende del Trasporto Pubblico Locale; in questo modo, le regioni verrebbero esposte a responsabilità contabile di fronte alla Corte dei Conti; inoltre, se venisse confermata la disposizione, non potremmo chiedere il rimborso degli abbonamenti a favore dei pendolari penalizzati dal lockdown”. L’Assessore ai Trasporti ha auspicato che “quando ripartiranno le aziende e le scuole, venga affrontata la questione dei mancati ricavi delle aziende di trasporto locale a causa dell’obbligo di assicurare il distanziamento sociale nei mezzi. Le regioni dovranno essere coinvolte”. “Quanto alla variazione di bilancio – ha spiegato De Berti – 12 milioni si aggiungeranno ai 15 già a disposizione di Veneto Strade: serviranno per mettere in sicurezza ponti, viadotti e gallerie, con interventi di manutenzione straordinaria. 300mila euro saranno destinati alla linea ferroviaria Adria/Mestre, per chiudere una ventina di passaggi a livello insistenti su quella tratta”.

L’Assessore Corazzari ha spiegato che “200mila euro verranno stornati dalle spese di investimento per i Parchi regionali: sono somme che in questo esercizio, a causa dell’emergenza Coronavirus, non avrebbero potuto essere utilizziate”. “E su mia proposta, abbiamo sostenuto anche i settori della Cultura e dello Sport, molto colpiti dalla pandemia – ha sottolineato Cristiano Corazzari – ieri, con un emendamento votato all’unanimità dalla Sesta commissione, verrà garantita la continuità delle attività portate avanti dai soggetti che operano nel settore della cultura e dello sport, ammettendo a contributo anche quelle progettualità che, a causa dell’emergenza sanitaria in corso, non risultano realizzabili, in tutto o in parte, o secondo le modalità originariamente previste nelle istanze di finanziamento”. L’Assessore Pan ha posto in rilievo che “il settore Primario ha rinunciato a 1 milione e 700 mila euro per far fronte all’emergenza in atto: in particolare, 900mila euro provengono dal bando per la pesca sportiva; 300mila dalla Caccia; altre somme, dalla cancellazioni di tutta una serie di manifestazioni che avrebbero dovuto svolgersi nei territori e che sarebbe stato impossibile garantire. Verranno, inoltre, tra altri interventi, messi a disposizione 8 milioni provenienti da 2 Fondi di Rotazione, in collaborazione con Veneto Sviluppo”. E’ stato espresso a maggioranza il Parere alla Giunta regionale n. 526 “Programma Annuale Lavori per l'anno 2020 (PAL 2020). Concessioni per la coltivazione e l'utilizzo delle acque minerali e termali”. Con il Programma PAL 2020, relativo alle acque termali, viene data continuità all’attività finalizzata a garantire il mantenimento dell’efficienza dei pozzi, tramite verifiche atte a dimostrarne la corretta funzionalità. Qualora i pozzi non dovessero fornire garanzie a salvaguardia e a tutela della risorsa idrica, gli stessi dovranno essere sottoposti a sigillatura tramite cementazione con spesa a carico del concessionario. Per il rinnovo delle concessioni in essere, verrà seguita la procedura dell’evidenza pubblica, ma non a livello europeo. Si precisa che questo programma annuale è stato predisposto prima dell’emergenza Coronavirus: potrebbe quindi incontrare difficoltà ad essere tradotto in azioni concrete. E’ stato esaminato il Progetto di legge della Giunta n. 486 “Prime disposizioni in materia di grandi derivazioni ad uso idroelettrico”. La proposta normativa, già illustrata nelle precedenti sedute, proseguirà ora l’iter in sede redigente in commissione. Viene introdotto l'obbligo in capo ai titolari e operatori delle grandi derivazioni idroelettriche di fornire annualmente e gratuitamente alla Regione del Veneto 220 kilowattora di energia elettrica all’anno; in alternativa alla fornitura di energia, è previsto che la Giunta regionale, con propria deliberazione, possa disporre la monetizzazione, anche integrale, dell’energia da fornire.

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