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CRV - Vicepresidente Pigozzo: "Consigli regionali protagonisti in Europa"

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CRV - Vicepresidente Pigozzo: "Consigli regionali protagonisti in Europa"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

rilanciando ideali dei padri fondatori: abbiamo diverse lingue ma una voce sola

21 gennaio 2019, 13:56

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Politica - Pigozzo: "I Consigli regionali protagonisti in Europa rilanciando gli ideali dei padri fondatori: abbiamo diverse lingue ma una voce sola: la voce della libertà e della democrazia"

 

(ARV) Venezia 21 gen. 2019 - Il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Bruno Pigozzo, a Perugia a palazzo Cesaroni  occasione della cerimonia del passaggio di consegne alla guida  della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee  (Calre) ha portato il saluto dell’assemblea veneta che non rinnega la vocazione europeista: “Davanti al buio della violenza, del razzismo, dell’intolleranza, bisogna avere la forza di difendere e sostenere i valori della libertà e della democrazia. L’Europa Unita nacque proprio come grande progetto ideale in cui confluivano tra loro le più importanti correnti di pensiero e aspirazioni europee: il sogno propugnato dal socialismo e dai laburisti,  dalla cultura cattolica e da quella liberale. Dall’incontro e fusione di queste  grandi correnti è nata la vera Europa che ha garantito a noi tutti sviluppo e benessere” Dopo aver ringraziato per il lavoro svolto la presidente uscente, la portoghese Ana Luisa Luis, e salutando la nuova reggente, Donatella Porzi, presidente del Consiglio regionale Umbro, Pigozzo, ribandendo il ruolo centrale dei Consigli regionali nell’Unione,  ha sottolineato come “l’Europa deve ritornare ad essere di tutti, di quel popolo in cui le nostre Costituzioni, il nostro diritto, la nostra cultura democratica vedono l’unica fonte legittima del potere, come necessario antidoto all’ignoranza e all’incompetenza che caratterizzano i nostri giorni.  Abbiamo bisogno di popolo come di cultura e di scienza”. Il Vicepresidente del Consiglio regionale veneto  ha parlato anche dei limiti dell’attuale architettura istituzionale comunitaria messa in crisi dall’evoluzione degli scenario sociali, economici e tecnologici: “Davanti a un dipinto ammalorato, un affresco malandato,  di un grande maestro, un capolavoro che sente e soffre i segni del tempo cosa facciamo? lo buttiamo via? lo distruggiamo? o, piuttosto, cerchiamo di restaurarlo e  farlo rivivere, pulendolo e ripotando alla luce i suoi colori originali?  L’Europa è come quel dipinto malandato, che sente l’obsolescenza degli anni, che avverte il peso di trattati costitutivi sanciti in momenti profondamente diversi da quelli attuali, anni che non avevano conosciuto la grande crisi economica del 2007, né l’avvento di nuove potenze geopolitiche che hanno modificato gli scenari e gli equilibri sociali ed economici ancor prima che politici del globo. Dobbiamo restaurare l’Europa facendo tesoro dei nostri errori”. Prendendo infine spunto dalla Convenzione di Faro e dal ruolo centrale che essa assegna al cittadino nell’essere protagonista impegna nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, Pigozzo ha concluso citando Don Lorenzo Milani e il suo “I Care” il motto della scuola di Barbiana “mi impegno, l’esatto contrario del motto fascista ‘me ne frego’. Ecco: ripartiamo da qui dal nostro impegno, dal rifiuto del razzismo, della chiusura egoistica, della mancanza di solidarietà, del vuoto culturale in cui emerge e si afferma la violenza, la prevaricazione, lo sfruttamento. Dobbiamo essere capaci di salvaguardare un progetto che fino ad oggi ha assicurato all’Europa un benessere mai raggiunto prima nella storia, ben sapendo che abbiamo diverse lingue ma una voce sola: la voce della libertà e della democrazia”.

 

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