Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

CRV - "DG Ulss 3 Serenissima audito su gestione Liste di attesa"

PressRelease

CRV - "DG Ulss 3 Serenissima audito su gestione Liste di attesa"

PressRelease

Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in Quinta Commissione

17 gennaio 2019, 17:44

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Quinta Commissione - "Audito il Direttore Generale dell'Ulss 3 Serenissima in ordine alla gestione delle Liste di attesa adottate dall'ex Ulss 13"

(Arv) Venezia, 17 gen. 2019 - Nella seduta odierna, la Quinta Commissione consiliare permanente – Presidente Fabrizio Boron (ZP) e Vicepresidente Fabiano Barbisan (CDV) – ha audito il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Dal Ben in ordine al metodo di gestione delle Liste di attesa adottato nell’ex Ulss 13.

A margine dei lavori, così il Presidente Boron: “E’ stata una audizione che si è svolta serenamente, in un clima assolutamente cordiale, in cui il Direttore Generale Dal Ben ha presentato un’analisi documentata e oggettiva che è riuscita a dipanare molte questioni che erano state sollevate, di natura funzionale e tecnica, collegate al metodo di gestione delle Liste di attesa adottato nell’ex Ulss 13. D’altra parte, il metodo di valutazione dell’appropriatezza delle prescrizioni cliniche rispondeva a un preciso dettame posto dal Governo nazionale per garantire la salute del paziente. Il DG Dal Ben ha comunque dato la propria disponibilità a intervenire in Commissione Sanità qualora ci fosse in futuro la necessità di chiarire altre problematiche legate all’Ulss veneziana”.

Il consigliere regionale veneziano Alberto Semenzato (LN): “L’audizione di oggi ha rappresentato una preziosa occasione per conoscere, direttamente dal DG Dal Ben, tutti i dati collegati alla gestione delle Liste di attesa, da cui è risultato come in realtà l’Ulss Serenissima sia stata fatta oggetto di imputazioni che alla fine non sono risultate veritiere,  ma questo rischia di danneggiare la Sanità veneta e dovremo quindi fare una attenta riflessione”.

Il Direttore Generale Dal Ben: “Abbiamo presentato un’analisi documentata e oggettiva, che è stata commissionata dalla Direzione Generale dell’Ulss 3 alla propria Direzione Amministrativa, in ordine alle modalità di gestione delle Liste di attesa adottate, basate sul giudizio di appropriatezza delle prescrizioni, che tengono conto del fatto che le Aziende Ulss hanno l’obbligo di garantire ai propri residenti assistiti le prestazioni secondo i tempi previsti dal medico prescrivente, ma riservandosi comunque di verificarne l’appropriatezza. Sono stati evidenziati numerosi dati positivi, su tutti il rispetto dei tempi di attesa delle prestazioni erogate, senza alcun danno per i pazienti, ma anche alcune criticità, di ordine tecnico – amministrativo. L’Ulss Serenissima, su mio impulso, si è ad ogni modo subito attivata per risolvere queste lacune, assumendo tutti i provvedimenti necessari, segnalando il caso alla Procura per l’eventuale seguito di competenza,  ed applicando il metodo del galleggiamento, già in uso nelle ex Ulss 12 e 14. In pratica, con il galleggiamento, il paziente si reca al CUP munito di impegnativa, e l’operatore, qualora non sia in grado di soddisfare la richiesta nei termini previsti dalla classe di priorità definita dal medico prescrittore, procede alla registrazione della richiesta nella lista di preappuntamento (galleggiamento) per una successiva evasione, ricontattando l’utente e fornendo la prenotazione richiesta”.

“La modalità di gestione delle Liste di attesa, da parte dell’ex Ulss 13 – ha riassunto Dal Ben -  era basata sul giudizio di appropriatezza delle prescrizioni cliniche. La gestione era in capo alla Direzione Sanitaria, supportata dal CUP e dal Servizio Monitoraggio, con due livelli di controllo sinergici, regionale ed aziendale.  In sintesi, il paziente, munito di impegnativa con classe di priorità, si recava al CUP ottenendo sempre un appuntamento per effettuare la prestazione, tenuto conto della classe di priorità indicata dal medico di medicina generale. Il giorno successivo, se la data dell’appuntamento andava oltre il tempo richiesto dalla classe di priorità, si attivava un Gruppo clinico di valutazione dell’appropriatezza, che rappresenta uno strumento scientifico necessario per governare la domanda assistenziale. Il Gruppo clinico si avvaleva di due strumenti informatici. Tale metodo gestionale, previsto nel Piano attuativo aziendale, garantiva un uso appropriato delle risorse, la massima celerità nell’erogazione delle prestazioni ai pazienti con bisogni effettivamente prioritari, non comportava nessun preordinato allungamento dei tempi di attesa, non era finalizzata al mero raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Azienda dalla Regione, non era basata su automatismi e impiegava protocolli per la valutazione di appropriatezza che erano stati oggetto di condivisione con i medici prescrittori. Le quotidiane valutazioni da parte del Gruppo clinico venivano infatti comunicate al medico prescrittore ed erano oggetto di confronto, e qualora il medico di medicina generale avesse confermato motivatamente la propria decisione in ordine di priorità, allora il Gruppo di lavoro vi si adeguava e richiedeva che la prestazione fosse anticipata. Il metodo di gestione presentata tuttavia delle lacune tecnico – amministrative, come ho ammesso prima, dovute alla mancanza di annullamento della prima prescrizione del medico e la sua sostituzione con una nuova prescrizione con classe di priorità appropriata, che ha portato a un disallineamento dei flussi informativi inviati alla Regione e al MEF, e che ha generato una discordanza tra il flusso DEMA, ovvero la ricetta inviata elettronicamente dal medico di base al MEF, e i flussi erogati dal CUP”.

“Vorrei infine fare chiarezza su numeri e dati corretti afferenti il sistema delle liste di attesa applicato dall’ex Ulss 13 nel 2017 – ha concluso il Direttore Generale –  Sono state riclassificate 44.600 ricette, ma di queste 22.695 sono di laboratorio e non passano per il CUP; quindi le ricette veramente riclassificate sono 21.905. Le prestazioni riclassificate sono invece 151.014, ma di queste 124.037 sono di laboratorio e non passano per il CUP, quindi le prestazioni veramente riclassificate ai fini della specialistica ambulatoriale sono 26.977, di cui le prestazioni riclassificate ‘traccianti’, oggetto di monitoraggio dei tempi di attesa e rispetto a cui si misura quindi il raggiungimento degli obiettivi aziendali, sono solo 15.109. L’analisi dei tempi di attesa per i pazienti che hanno accettato la prima disponibilità è di 20 giorni di attesa media per le prestazioni di classe B (breve attesa), in Struttura pubblica, e la metà dei pazienti con attesa oltre soglia ha avuto risposta entro 17 giorni. L’analisi dei tempi di attesa per i pazienti che hanno accettato la prima disponibilità è di 54,9 giorni di attesa media per le prestazioni di classe D (differibile) in Struttura pubblica, e la metà dei pazienti con attesa oltre soglia ha avuto risposta entro 56 giorni. Un terzo delle prestazioni traccianti erogate dal pubblico, che è stato oggetto di rivalutazione, è stato comunque erogato rispettando la soglia corrispondente alla priorità indicata dal prescrittore. Sottolineo che tutte le urgenze sono state evase e non sono state oggetto di riclassificazione e che, per i malati oncologici, la modifica della classe di priorità non ha influito sul percorso clinico dei pazienti interessati, in quanto il paziente ha ricevuto la prestazione nel minore tempo possibile al momento della prenotazione”.

 

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Tutti i Press Release di Veneto

Condividi

Guarda anche

O utilizza