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Area interna Antola-Tigullio: al via la sperimentazione del ‘bus a chiamata’ in Valle Sturla

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Area interna Antola-Tigullio: al via la sperimentazione del ‘bus a chiamata’ in Valle Sturla

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Responsabilità editoriale di ANCI Liguria

03 ottobre 2022, 15:54

ANCI Liguria

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di ANCI Liguria

È attiva una nuova linea di trasporto pubblico locale a chiamata nel Comune di Borzonasca.

Si tratta della terza sperimentazione nell’area interna Valli dell’Antola e del Tigullio, finanziata nell’ambito della SNAI, Strategia Nazionale per le Aree Interne, in linea con gli obiettivi per il miglioramento della mobilità previsti dalla Strategia di Area: si è partiti, gradualmente, dalla Val Graveglia, attivando il servizio dapprima nel Comune di Ne, poi a Bargagli e Davagna e infine a Borzonasca.

In funzione dal lunedì a sabato, escluso i festivi, dalle 6 alle 19:30, il bus collega le frazioni di Acero, Belpiano, Levaggi, Temossi, Caregli, Caroso e Borzone con il centro del paese.

Il bus a chiamata è un servizio flessibile, a misura dei cittadini che vivono nelle zone periferiche, spesso categorie fragili, come gli anziani, che non dispongono di mezzi propri per potersi spostare e raggiungere i ‘punti di interscambio’ che consentono una maggiore connessione con i luoghi di erogazione di servizi alla persona o alla famiglia o di godere delle risorse distribuite sul proprio territorio.

Il bus è attrezzato per il trasporto disabili.

Il progetto del bus a chiamata si inserisce in un più ampio quadro di interventi sul tema dei trasporti, che è uno degli assi portanti della Strategia Antola-Tigullio e che, nel complesso, ha previsto un investimento di 1milione 365mila euro.

“Oggi parte l’ultima fase della sperimentazione del trasporto pubblico a chiamata nella nostra area interna – afferma Giuseppino Maschio, Sindaco referente della Valli dell’Antola e del Tigullio – A Borzonasca cercheremo di fare tesoro delle prime due esperienze di Ne e Bargagli-Davagna, le quali si sono rivelate a tutti gli effetti delle buone pratiche, e ci auguriamo che tutte e tre le sperimentazioni possano diventare strutturali per mantenere il servizio sui territori. Solo così potremo dire di aver centrato davvero l’obiettivo della Strategia di potenziare il trasporto pubblico nell’area interna”.

“La mobilità pubblica è fattore essenziale per poter vivere e lavorare anche nel nostro entroterra. La particolare conformazione delle aree interne impone di progettare soluzioni di mobilità flessibili che permettano di rispondere in maniera efficiente alla domanda locale di trasporto permettendo la sostenibilità dell’erogazione del servizio – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - A partire da oggi, a Borzonasca, è attivo il “bus a chiamata”, un servizio pubblico flessibile, modulato sulla base delle esigenze dei cittadini che abitano nelle zone interne della Città Metropolitana. Un intervento, che segue le sperimentazioni avviate nei comuni di Ne, Bargagli e Davagna che ben si inserisce nel pacchetto di risorse che, come Regione Liguria, abbiamo stanziato per il potenziamento dei servizi delle Valli dell'Antola e del Tigullio e che continueremo a rafforzare con la prossima programmazione comunitaria 2021-2027”.

“Quella della aree interne è stata una scommessa importante per scongiurare lo spopolamento dei territori più periferici - commenta il coordinatore tecnico delle aree interne liguri Pierluigi Vinai - Anci come soggetto facilitatore favorisce e vigila sull’attuazione delle schede progettuali della Strategia di area e sulla realizzazione degli interventi, come questo sul trasporto pubblico locale, di fondamentale importanza per le comunità locali”.

“Sì tratta sicuramente di una iniziativa importante da replicare - afferma il consigliere delegato alla Viabilità della Città metropolitana di Genova Franco Senarega - Quando si parla di spopolamento questi sono i primi segnali concreti affinché le persone possano rimanere a vivere nei nostri territori e ricevere i servizi con una certa flessibilità che consentano di lavorare e svolgere tutte le attività contemplate in fondovalle”.

“Proseguiamo con determinazione nello sviluppo dei  servizi a chiamata che, con la possibilità che hanno di servire puntualmente il territorio, rappresentano la maggiore opportunità di miglioramento del servizio per il nostro entroterra – dichiara Marco Beltrami, presidente AMT – I risultati avuti finora ci incoraggiano a proseguire nella ricerca di aree ove sia possibile e sostenibile valutare questo modello di servizio; come azienda crediamo molto nel potenziale di sviluppo di questa offerta in ambito urbano ed extraurbano. Ringraziamo Anci, Città Metropolitana, Regione Liguria e tutti i Sindaci coinvolti per il lavoro svolto insieme e la continua collaborazione nella definizione di tutti gli aspetti operativi”.

Come prenotare. ‘Chiama il bus’ si prenota tutti i giorni tramite la APP dei Servizi a Chiamata, oppure dal lunedì al sabato telefonando al numero verde 800 499 999, attivo dalle 8 alle 12 (prenotazioni entro le ore 12 del giorno precedente a quello di richiesta del servizio). È possibile usufruire del servizio anche rivolgendosi direttamente all’autista al capolinea nella nuova area di interscambio in via Grilli (altezza cimitero). Ogni richiesta sarà esaudita compatibilmente con le prenotazioni precedentemente pervenute.

Le tariffe. Sono validi tutti i biglietti e gli abbonamenti utilizzati sulla rete provinciale.

Maggiori informazioni: Servizio Clienti AMT 848 000 030, Customer Care 0039 010 5582414.

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