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Responsabilità editoriale di SEO Cube S.r.l.
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Il mercato delle autovetture continua a vivere una situazione di forte crisi, in Italia proprio come nella maggioranza delle nazioni europee: è questo ciò che emerge analizzando i dati recentemente presentati da UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
Nel report statistico relativo al mese di ottobre che l'ente ha pubblicato nel suo sito Internet ufficiale, integralmente consultabile a questo link, la crisi del settore che risultava ormai palese da diverso tempo è stata confermata ancora una volta.
Scopriamo subito, dunque, quali sono i principali aspetti da sottolineare.
Anzitutto, UNRAE rileva come nel raffronto annuale tra ottobre 2020 e l'analogo mese del 2019, in Europa si sia avuto un calo delle immatricolazioni pari a -7,1%, una percentuale davvero cospicua se si considera che il lasso temporale di riferimento, come detto, è di appena un anno.
Sono soltanto 4 le nazioni europee che hanno registrato, da questo punto di vista, un "segno +", ovvero la Norvegia, con un +23,6% rispetto all'ottobre del 2019, la Romania con +17,6%, l’Islanda con +12% e l'Irlanda con +5,4%, per il resto il calo è stato costante in tutte le nazioni del continente.
Nel "podio" delle nazioni in cui la riduzione delle immatricolazioni è stata più massiccia vi sono la Lettonia con -29,3%, la Slovacchia con -29,1%, mentre al terzo posto figurano a pari merito Bulgaria ed Estonia con -25,4%.
L'Italia è risultata essere, invece, la nazione che ha registrato il calo più ridotto nel rapporto tra ottobre 2020 e ottobre 2019: il nostro Paese ha fatto registrare infatti un -0,2%, quindi una situazione quasi stazionaria.
Questo non significa, tuttavia, che in Italia il settore non sia particolarmente in crisi, scopriamo subito perché.
UNRAE infatti presenta un'ulteriore statistica che confronta 10 mesi del 2020, ovvero da gennaio a ottobre dell'anno corrente, con gli analoghi mesi del 2019, e il calo risulta davvero cospicuo anche nel nostro Paese, con un netto-30,9%.
In tale lasso temporale, la riduzione generalizzata di immatricolazioni in Europa è stata pari a -27,3% e il "segno meno" è stato una costante in tutte le nazioni del continente, senza eccezione alcuna; il Paese che ha registrato le diminuzioni più cospicue in questo frangente è risultato essere la Croazia, con un -43,5%.
Sia in Italia che in Europa, dunque, si vendono meno auto, e le ragioni di questo trend potrebbero essere molteplici; sicuramente la situazione sanitaria che ha investito l'Europa non ha di certo aiutato questo settore, ma se il mercato ha preso questa direzione è anche per ragioni più profonde.
Sempre più persone rinunciano all'auto rivolgendosi ai mezzi pubblici, o anche a veicoli green adatti agli spostamenti cittadini; in Italia, peraltro, è stato recentemente attuato il cosiddetto Bonus Mobilità che saprà senz'altro favorire il diffondersi di monopattini, biciclette e similari.
Continuando a soffermarci sul nostro paese, non si può trascurare neppure un ulteriore fenomeno, ovvero il netto boom del noleggio a lungo termine, un tempo prerogativa delle imprese, ma oggi gettonatissimo anche dai privati.
Questo trend è piuttosto netto in tutta Italia e in particolar modo nelle grandi metropoli, non a caso le più note società del settore come Facile Rent ricevono tantissime richieste di servizi di noleggio auto a Roma a lungo termine, e anche questo può assolutamente incidere sulle immatricolazioni dal momento che molte persone soddisfano i loro bisogni di mobilità privata in un modo differente da quello classico.
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