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Responsabilità editoriale di SEO Cube S.r.l.
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Non solo stravolgimento delle abitudini regolari e misure restrittive: l’effetto Coronavirus si fa sentire anche sul mondo delle automobili, con i fatturati industriali che crollano a causa della crisi globale e i portafogli degli automobilisti che rischiano di pagare a caro prezzo gli interventi di manutenzione.
I due mesi pieni di lockdown hanno infatti provocato varie conseguenze negative sulle vetture ferme e impossibilitate a uscire: pneumatici ovalizzati, batterie scariche e componenti un po’ “arrugginite” per il lungo stop sono diventati inconvenienti frequenti da fronteggiare, compensati solo in parte dal calo dei prezzi dei carburanti. E se già prima del Covid l’auto costava 1600 euro all’anno a ogni italiano, ora il conto rischia di diventare ancora più salato!
Il punto più critico è rappresentato forse dagli pneumatici, elemento fondamentale per la sicurezza stradale e voce di spesa piuttosto sostanziosa: ogni anno, gli italiani investono circa 8 miliardi di euro per le gomme dei propri veicoli, e mai come in questa fase è fondamentale controllare che non presentino difetti e problemi che possono comprometterne le prestazioni.
Il rischio maggiore si chiama flatspotting, termine entrato nel nostro vocabolario delle ultime settimane che si riferisce all’ovalizzazione o all’appiattimento dell’area della gomma che è rimasta a contatto con il suolo a macchina ferma, come capitato appunto nella “fase 1” di contrasto al Covid-19. Tale fenomeno può essere temporaneo – e risolversi dopo pochi chilometri di marcia – o più grave, richiedendo una soluzione drastica come la sostituzione del treno di pneumatici.
Per ridurre l’importo di questa inevitabile nuova spesa, gli automobilisti possono affidarsi alle offerte vantaggiose proposte da negozi online come Euroimport Pneumatici,uno dei siti leader in Italia per la vendita di gomme. È opportuno ricordare, inoltre, che proprio in queste settimane è obbligatorio eseguire il cambio pneumatici stagionali per montare gli estivi: il termine per la sostituzione è stato prorogato al 15 giugno in via eccezionale, ma dopo tale data scatteranno le sanzioni per chi viaggia ancora con gomme invernali dal codice di velocità inferiore a quello riportato sul libretto.
Problematica, in questo periodo, è stata anche la gestione delle batterie dell’auto: i più accorti sono riusciti a salvaguardare la carica dell’accumulatore, ma in tante circostanze è stato necessario intervenire per rimediare. L’operazione può essere semplice in caso di accessorio nuovo o comunque con un livello di carica ancora sufficiente a una ripartenza “forzata” (come ad esempio collegare il dispositivo con gli appositi cavi alla batteria di un’altra auto in moto, oppure con un macchinario di ricarica specifico), ma quando la carica era azzerata l’unica soluzione è stata la sostituzione e l’acquisto di un’altra batteria (e quindi altra spesa).
L’elenco dei “nuovi”costi auto legati in qualche modo al Coronavirus non finisce qui, perché nelle ultime settimane si è diffuso anche un nuovo servizio: la sanificazione dell’abitacolo per ridurre i rischi di ospitare il temibile virus. Questo business – non scevro di una buona dose di opportunismo – è nato in Francia con il gruppo Dugardin, concessionario di varie marche di auto e presente in varie località transalpine, che ha inventato lo Zen Pack, ovvero un accurato trattamento anti-virus con ritiro e riconsegna dell’auto a domicilio, alprezzo di 39 euro. Successivamente, iniziative simili si sono segnalate anche in Italia, ma ci sono dubbi sull’effettiva validità delle operazioni di sanificazione e sull’utilità dei prodotti utilizzati.
Se questi sono i problemi riscontrati dai singoli automobilisti, ben peggiore è lo scenario che sta fronteggiando il comparto automotive nel suo complesso: le immatricolazionidi nuovi veicoli in Europa sono crollatedel 76,3% ad aprile, mentre in Italia nei primi quattro mesi del 2020 le vendite sono dimezzate rispetto all’anno scorso.
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