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Dott. Giuseppe Carito: “Cross linking personalizzato per il Cheratocono”.

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Dott. Giuseppe Carito: “Cross linking personalizzato per il Cheratocono”.

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Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA

Giuseppe Carito (Catanzaro – Peschiera del Garda). Oftalmologo responsabile del servizio di Chirurgia della cornea e superficie oculare, del segmento anteriore e della Chirurgia refrattiva, presso l’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda.

05 settembre 2019, 19:56

PRIMA PAGINA ITALIA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di PRIMA PAGINA ITALIA

Giuseppe Carito Oftalmologo di caratura nazionale si è formato come chirurgo presso l’Ospedale di Mestre con il Prof. Giovanni Rama dal 1990 al 2000. Nel 1993 è stato Direttore Medico f.f. della Banca delle Cornee di Mestre.   Da 18 anni lavora presso l’Ospedale  Pederzoli di Peschiera del Garda.  Responsabile della U.O di Oculistica, attualmente ricopre il ruolo di Responsabile del servizio di Chirurgia della cornea e superficie oculare, del segmento anteriore e della Chirurgia refrattiva. Svolge attività di libero professionista anche in Calabria dove si occupa di diagnostica, consulenza chirurgica per altri colleghi calabresi e chirurgia refrattiva.

“Sono in una fase di completo rinnovamento della mia attività in Calabria dove ho intenzione di ampliare, diversificare e soprattutto migliorare la mia specialità”.

Giuseppe Carito, uno dei maggiori esperti in Italia, nel trattamento personalizzato del Cheratocono, sin dai banchi universitari ha fatto parlare di sé.

Laurea in Medicina e Chirurgia 1983, Specializzazione in Oculistica Università di Modena 1989, Laurea 110/110 e Lode Specializzazione 50/50 e lode.

Attualmente è responsabile  del Servizio di Patologia e Chirurgia della Cornea, della superficie Oculare e Chirurgia Refrattiva presso Clinica Pederzoli Peschiera del Garda e responsabile Ambulatorio Chirugico del PSM (Poliambulatorio chirurgico San Moscati) di Satriano Marina  (Catanzaro).

Dottore Carito che cos’è il cheratocono?

Il cheratocono  è una patologia anche  ereditaria che porta ad una progressiva deformazione della cornea. Può colpire uno o, nella maggior parte dei casi, entrambi gli occhi. L'incidenza è mediamente di circa 1 persona su 2000. Si ipotizza che sia causata da fattori genetici, ambientali o disfunzioni ormonali. E’ una patologia particolarmente diffusa nel sud Italia.

E’ vero che colpisce sempre più i giovani? E per loro cosa si può fare?

La malattia insorge di solito durante la pubertà o l'adolescenza (sono anche descritti rarissimi casi congeniti) e progredisce fino ai 30-40 anni per poi arrestarsi spontaneamente. Il decorso è totalmente soggettivo e imprevedibile. Se diagnosticato in tempo, il cheratocono, assicura un'ottima prognosi grazie alle moderne tecniche di chirurgia conservativa. Nei soggetti più giovani, under 40, a cui viene diagnosticato il Cheratocono, siamo in grado adesso di intervenire con una tecnica biochimica in grado di  bloccare l’evoluzione della patologia. Questa tecnica utilizza la vitamina, B2 (Riboflavina) , che viene assorbita dalla cornea, e subito dopo l’assorbimento, la cornea viene trattata con un dosaggio standard di raggi ultravioletti. Questa procedura che si chiama cross linking,  compatta il collagene di cui è fatta la cornea, lo rende pulito ed evita quindi che il Cheratocono continui la sua evoluzione.

Dott. Carito , lei è riconosciuto come uno dei più bravi oculisti-oftalmologi, nel trattamento personalizzato della cura del Cheratocono, in cosa consiste?

Sino a 4 anni fa il trattamento per il Cheratocono non era personalizzato.  Veniva effettuato un protocollo per tutti. Io ed il mio team siamo in grado di applicare questo protocollo personalizzandolo ed esattamente abbinando il cross linking al trattamento delle aberrazioni corneali.

Cosa sono le Aberrazioni oculari?

Le aberrazioni oculari monocromatiche fondamentalmente sono errori di visione. Esse si dividono in aberrazioni di ordine superiore e inferiore (High or Low Order Aberrations). Le aberrazioni di ordine inferiore hanno nomi più familiari come miopia, ipermetropia e astigmatismo, più comunemente chiamati difetti visivi.

Le aberrazioni oculari di ordine superiore hanno nomi relativamente sconosciuti come coma, aberrazione sferica e trifoglio. Questi tipi di aberrazioni possono creare difficoltà quali, visione doppia (diplopia), sfocatura, immagini fantasma, aloni, starburst, perdita di contrasto e bassa qualità in visione notturna.

Quando la cornea è deformata non è solo problema di gradi, e le aberrazioni di ordine superiore non consentono di dare una buona vista  neppure con gli occhiali. Con alcuni tipi di laser ad eccimeri, sono in grado di procedere in contemporanea al cross linking anche con  il trattamento di queste aberrazioni. Questo consente un trattamento limite localizzato ed una riduzione di queste aberrazioni che migliora la visione dopo il trattamento. Il tutto è personalizzato a seconda delle problematiche.

Risultato? Non  solo il cheratocono si blocca, ma migliora anche la vista.

Dott. Carito molte persone hanno queste problematiche lei è  appunto come sottolineato uno specialista in questo. Lavora in Calabria nello studio a Catanzaro e in ospedale a Peschiera sul Garda , il  suo trattamento è ambulatoriale?

Si è ambulatoriale, bastano solo prima degli esami precisi strumentali ed il trattamento viene preparato in base a questi risultati.

Un'altra patologia da Lei trattata in modo personalizzato è la cataratta nei giovani.

La cataratta che era prima considerata una patologia delle persone anziane, negli ultimi 20 anni, a causa sicuramente di un uso frequente dei dispositivi è aumentata notevolmente anche in persone under 40 anni. Ci troviamo ad operare in età presenile ed in persone giovani  che ancora sono in grado di avere un’accomodazione. Abbiamo così la possibilità operando sul cristallino, utilizzando nuove lenti  intraoculari, di sistemare la vista a questi pazienti, ripristinando la visione da lontano e vicino. Questo vale anche per il trattamento di disturbi visivi molto elevati in persone. Queste lenti non solo migliorano il ripristino della visione, ma sono consigliabili anche per il trattamento di difetti refrattivi molto elevati. Per gravi non intendiamo  una semplice miopia seppur grave, ma anche  gli astigmatismi molto forti come dopo un  trapianto di cornea o per altre patologie corneali a cui mancano anche 10 diottrie.

Dunque queste lenti a microcompensazione ottica permettono di ridurre al minimo i fastidi legati alle aberrazioni di basso ordine donando una qualità visiva senza paragoni con altre tecniche.

Esattamente queste lenti possono essere costruite dalle Aziende  su indicazioni del dottore e  riescono a combattere disturbi elevatissimi, togliendo anche la cataratta.

Ma  si possono applicare tali lenti  anche senza cataratta a scopo refrattivo?

Certamente e migliorano anche la vista naturale. Se uno ha 10 gradi di astigmatismo con queste lenti riesce ad azzerare sino a 10 diottrie. Le lenti durano tutta la vita, ma ovviamente possono essere applicate solo se Il difetto visivo  è già stabile e non ci sono patologie retiniche associate.

Le lenti  ribadisco sono definitive ed il recupero velocissimo.

Le patologie interessate sono: Astigmatismo molto elevato, condizioni in cui il paziente con patologie gravi, non riesce a portare una lente a contatto.

Per vedere anche quando i difetti di vista possono anche essere eliminati da laser ad eccimeri , ma che in quel caso toglie le diottrie ma peggiora la qualità della vista , soprattutto con scarsa luce ambientale.

Dott Carito per info e contatti?

E’ possibile chiamare Cellulare per visite presso lo studio di Catanzaro allo 3347163143

Oppure trovarmi in ospedale a Peschiera sul Garda allo 0456449285.

Mail: oculistacarito@gmail.com.

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