(ANSA) - CAGLIARI, 01 LUG - Chiese campestri, stazzi, alloggi
per pellegrini (Cambessias), casali, un mulino, un frantoio,
vari muretti a secco. Sono gli edifici rurali che saranno
valorizzati e ristrutturati grazie ai fondi del Pnrr (24,1
milioni) destinati alla Sardegna per la protezione del paesaggio
rurale. La Regione sta pubblicando gli esiti delle prime domande
pervenute: 120 beneficiari in tutto e 15,5 milioni già
assegnati, di cui 7,5 a Enti ecclesiastici.
Sono ancora disponibili 8,5 milioni e per questo
l'amministrazione ha riaperto il bando: le domande possono
essere ripresentate dal 4 luglio fino alle 16.30 del 30
settembre. Il contributo massimo a richiedente è di 150mila
euro, l'intervento deve essere avviato entro il 30 giugno 2023 e
concluso entro il 31 dicembre 2025, i beni dovranno essere resi
disponibili a pubblica fruizione per almeno cinque anni. Le
domande riguardano la riqualificazione delle tipologie rurali di
edifici individuate dal Piano paesaggistico regionale. "Si
tratta di fondi destinati ai privati, agli Enti di culto, a
quelli del terzo settore - ha detto oggi l'assessore della
Cultura Andrea Biancareddu illustrando gli esiti del bando -
l'obiettivo è rimettere in movimento quello che appartiene alla
nostra cultura identitaria, restituendo forza al paesaggio
rurale anche in funzione del prolungamento della stagione
turistica, perché questi beni, rimessi a nuovo, possono
sicuramente essere una attrazione per i turisti".
L'intervento mira a migliorare la qualità paesaggistica del
territorio e l'implementazione di soluzioni innovative anche
tecnologiche per migliorare l'accessibilità per persone con
disabilità fisica e sensoriale. Inoltre, il recupero del
patrimonio edilizio rurale, coniugato ad interventi per
migliorarne l'efficienza energetica, contribuisce al
raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali,
restituendo alla collettività e in molti casi all'uso pubblico,
un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al
pubblico. (ANSA).