(ANSA) - SASSARI, 25 GIU - La direzione regionale dei musei
della Sardegna fa incetta di finanziamenti del Pnrr per
l'efficientamento energetico dei siti culturali sardi. Le
graduatorie, pubblicate nei giorni scorsi dal ministero dei Beni
culturali, prevedono 4,7 milioni di euro per abbattere consumi e
costi energetici a sei musei dell'isola. Un milione e mezzo di
euro è destinato al museo Sanna di Sassari; un milione al
Compendio garibaldino di Caprera; 700mila alla Pinacoteca di
Sassari; 400mila all'Antiquarium Turritano di Porto Torres;
altri 400mila al museo Asproni di Nuoro; 700mila alla Basilica
di San Saturnino a Cagliari.
"L'efficientamento energetico è un tema fondamentale soprattutto
nei termini "green" che ci richiede la Ue - dice all'ANSA la
direttrice Luana Toniolo -. Partiremo dagli interventi di base
che riguardano la sostituzione degli infissi fino
all'installazione di pannelli fotovoltaici, che prevediamo di
installare in tutti i nostri musei. All'Asproni e a Caprera,
invece, sperimenteremo le coperture realizzate direttamente con
tegole fotovoltaiche".
La direzione regionale dei musei della Sardegna è al lavoro
anche su altre linee di intervento del Pnrr, come
l'accessibilità sia fisica sia cognitiva. E quindi rimozione
barriere architettoniche e percorsi facilitati per rendere
fruibili i luoghi della cultura a tutti i visitatori, anche agli
ipovedenti. Inoltre per i musei sardi si prospetta una
rivoluzione smart. "All'Antiquarium di Porto Torres - riprende
Toniolo - prevediamo un percorso di passerelle, ovviamente nel
rispetto del contesto archeologico, e di segnaletica che
consenta ai visitatori di visitare il sito in maniera autonoma.
Stesso discorso per il Compendio garibaldino. In ogni caso in
tutti i musei verrà implementata la fruizione con sistemi
digitali, con l'utilizzo di Qr code, siti web collegati e
pannelli braille".
C'è poi una linea di finanziamento, sempre a valere sul Pnrr,
che riguarda la digitalizzazione del patrimonio culturale.
"Anche questo è un tema fondamentale - conclude la direttrice
dei musei della Sardegna -. Vogliamo digitalizzare i nostri
reperti e le nostre informazioni per creare una biblioteca di
oggetti a disposizione di tutti". (ANSA).