(ANSA) - TORINO, 01 AGO - "L'arrivo dei fondi del Pnrr offre
una possibilità di aggancio tra gruppi criminali e
imprenditori". A lanciare l'allarme sui finanziamenti del Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza, e sulle possibili
interferenze della 'Ndrangheta pronta a sfruttare questi fondi,
è il procuratore generale della Corte d'Appello di Torino,
Francesco Saluzzo, in un'intervista alla Tgr del Piemonte.
"La disponibilità di tutto questo denaro - commenta - è un
amo irresistibile per chi è disposto a scendere a patti. Ora che
arrivano i soldi del Pnrr, che si investirà massicciamente, che
riprenderanno slancio i lavori pubblici, gli appalti con i
subappalti e tutti i problemi di persone che propongono
all'impresa tutta una serie di scorciatoie, tutto questo
esercita un appeal nei confronti di molti imprenditori. La
possibilità di aggancio tra il mondo criminale mafioso e il
mondo imprenditoriale è purtroppo reale e molto pericoloso". Il
covid ha aiutato su questo fronte le organizzazioni criminali:
"Durante la pandemia - ha aggiunto Saluzzo - le attività
andavano in crisi, e diventavano più facilmente preda di chi era
in condizioni di immettere liquidità, la quale non venendo dai
circuiti legali ufficiali, è sempre disponibile. Chi si è
trovato con l'acqua alla gola ha fatto una scelta, ma ha fatto
una scelta criminale: di farsi infiltrare, e di accettare
ovviamente la partnership dell'organizzazione criminale o di
singoli esponenti della criminalità mafiosa". (ANSA).