(ANSA) - ROMA, 03 AGO - "Se gli enti locali del Mezzogiorno
non dovessero invertire il trend e rendere più efficiente la
macchina burocratica necessaria all'affidamento dell'appalto,
all'apertura del cantiere e alla realizzazione dei lavori,
avrebbero dei tempi estremamente stretti per portare a
conclusione le opere nel rispetto del termine ultimo di
rendicontazione fissato per il 31 agosto 2026". E' quanto rileva
la Svimez nelle anticipazioni del Rapporto 2022. Rispetto al
dato nazionale (1.007 giorni), i comuni del Mezzogiorno
impiegano mediamente circa 450 giorni in più per portare a
compimento la realizzazione delle infrastrutture sociali.
Considerando le tre fasi progettuali delle opere (progettazione,
esecuzione e conclusine dei lavori) il Mezzogiorno presenta in
tutte le fasi evidenti ritardi rispetto al Centro e alle aree
settentrionali. Oltre 300 giorni di ritardo, segnala la Svimez,
si accumulano nella fase di cantierizzazione (esecuzione).
Considerando la durata media della realizzazione delle
infrastrutture sociali, osservata per le diverse macro-aree, gli
investimenti del Pnrr in infrastrutture sociali nel Sud
dovrebbero essere avviati al massimo entro fine ottobre 2022
per riuscire a chiudere il cantiere entro la conclusione del
Piano (agosto 2026). I tempi per le restanti macro-aree sono un
po più diluiti: maggio 2023 per il Centro e l'estate 2024 per le
aree settentrionali. (ANSA).