(ANSA) - ANCONA, 24 GEN - Idrogeno verde "Made in Marche",
prodotto da fonti rinnovabili (fotovoltaico ecc.) in aree
industriali dismesse, a impatto ed emissioni praticamente zero
per l'ambiente, per rifornire industria, il trasporto pubblico
locale ma eventualmente anche per produrre biometano o gas
sintetico naturale (quest'ultimo valida alternativa sostenibile
per la mobilità e l'elettrificazione di zone rurali o isolate).
È quanto si propone la Regione Marche che, a breve, emanerà un
bando finanziato con 14 milioni di euro del Pnrr. I dettagli
dell'iniziativa sono stati illustrati in una conferenza stampa
dall'assessore regionale all'Energia Andrea Maria Antonini e da
Katiuscia Grassi (PO Programmazione energetica regionale).
Dopo una ricognizione sul territorio, per valutare
l'interesse imprenditoriale a investire sull'idrogeno verde,
sono emerse le potenzialità per sviluppare linee di produzione e
di distribuzione locale: ci sono state 'manifestazioni
d'interesse' trasversali in tutta la regione da Pesaro ad Ascoli
per siti che potranno occupare aree tra un minimo di un ettaro a
28 ettari di terreno già magari utilizzato per altre attività
industriali non più attive e non sottratto ad agricoltura o
vegetazione. Il totale di superfici utilizzabili sarebbe pari,
indicativamente, "a circa 105 ettari. L'importo complessivo
degli interventi proposti dagli operatori si attesta sui 278
milioni di euro per 10 potenziali progetti ipotizzabili. Si è
evidenziato l'interesse di alcuni operatori anche del settore
dell'energia a fornire tecnologia a servizio dei sistemi di
produzione dell'idrogeno, alla massimizzazione della produzione,
allo sviluppo delle linee di produzione e di distribuzione
dell'idrogeno generato.
La Regione ha partecipato alla ripartizione nazionale dei 450
milioni di euro del Pnrr disponibili per la produzione locale di
idrogeno nelle aree industriali dismesse, finalizzati a creare
le cosiddette "Hydrogen Valleys": aree industriali con economia
in parte basata sull'idrogeno. La ripartizione ha assegnato alle
Marche 14 milioni sulla base dei criteri stabiliti a livello
nazionale (valore aggiunto della produzione dell'industria
manifatturiera, popolazione residente, consumi di energia da
fonte rinnovabile sui consumi finali). "Le Marche puntano a
ricoprire un ruolo trainante nella transizione energetica del
nostro Paese", ha detto l'assessore Antonini. L'idrogeno verde
rappresenta una variante pulita dell'idrogeno. Non presente in
natura, si produce attraverso fonti rinnovabili, senza generare
inquinanti.
"Le Marche saranno protagoniste del processo di
decarbonizzazione delle fonti energetiche nazionali, in linea
con la programmazione europea - ha ribadito - È un decennio che
l'Italia soffre sul fronte delle politiche energetiche. Una
carenza emersa prepotentemente proprio a seguito del conflitto
ucraino che ha evidenziato scarsità di fonti e alti costi delle
forniture. Ora c'è una rinnovata spinta a diversificare, grazie
alle risorse del Pnrr". (ANSA).
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