(ANSA) - BOLOGNA, 01 APR - In un anno l'occupazione in
Emilia-Romagna si è ridotta del 2,9%, mentre il numero dei
disoccupati è rimasto stabile e il tasso di disoccupazione è
salito di appena due decimi al 6,1%. Lo rileva Unioncamere
regionale sulla base dei dati Istat relativi al mercato del
lavoro. L'effetto della pandemia, spiegano gli analisti, si è
manifestato con l'inversione della precedente tendenza positiva
dell'occupazione, associata a una riduzione della disoccupazione
e a una consistente uscita dal mercato del lavoro.
In regione al termine del quarto trimestre 2020 gli occupati
sono scesi a poco più di un milione e 978mila con una nuova, più
ampia, e attesa, riduzione di circa 60mila unità (-2,9%)
rispetto alla fine del 2019. Nello stesso tempo, i disoccupati
si sono stabilizzati a quota 127.643 (-0,9%), corrispondenti a
un tasso di disoccupazione del 6,1% nel trimestre, grazie alla
riduzione di coloro che sono privi di precedenti esperienze
occupazionali. Il tasso di disoccupazione non mostra segnali
sostanziali di aumento: al termine del 2019 era al 5,9%.
L'aumento della disoccupazione è stato frenato dal blocco dei
licenziamenti e dalla spinta data dalla pandemia alla
fuoriuscita dal mercato del lavoro. Si è avuta, sottolinea
Unioncamere, una nuova riduzione delle forze di lavoro (-2,8%,
-61mila unità) e un contemporaneo aumento delle non forze di
lavoro (+2,4%, +54mila unità), da attribuire a coloro che non
cercano e non sono disponibili a lavorare (+52mila unità +8,8%),
mentre gli inattivi in età non lavorativa si riducono
marginalmente.
Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno,
l'occupazione continua a salire solo in agricoltura (+3%). Gli
occupati nell'industria scendono dell'1,3%. Si è rafforzata la
tendenza negativa per l'occupazione nelle costruzioni (-4,3%).
Si fa più grave anche la tendenza negativa dell'occupazione
nell'insieme dei servizi (-3,9%). Nei settori del commercio e
dell'alberghiero e ristorazione nel quarto trimestre 2020 gli
addetti sono crollati del 9,8%. (ANSA).