(ANSA) - LIVORNO, 22 MAG - Sono 41mila, per circa 110mila
addetti, le realtà produttive delle province di Livorno e
Grosseto cui è stato consentito di proseguire la propria
attività economica durante la fase di lockdown, rispetto al
totale delle oltre 77mila imprese, per 170mila lavoratori,
attive nei territori. Lo rende noto la Camera di commercio
Maremma e Tirreno. Oltre 36 mila, sottolinea la Cciaa in una
nota, sono pertanto le imprese cui è stato imposto il fermo
dell'attività, per oltre 60 mila addetti, ben 20 mila dei quali
operano nel solo settore 'alloggio e ristorazione'.
Il primario è il macrosettore sicuramente meno coinvolto dal
periodo di forzata inattività, visto che quasi il 98% delle
imprese (96% degli addetti) ha potuto continuare, in linea
teorica, nel proprio lavoro. La percentuale relativa alle
imprese si riduce a meno di due terzi del totale per il
macrosettore secondario (estrattivo, manifatturiero e fornitura
utenze varie), per continuare a scendere significativamente a
poco più della metà per il terziario (commercio e servizi) e
circa un terzo per le costruzioni. In termini di addetti hanno
continuato a lavorare poco meno dei due terzi dei lavoratori del
secondario e del terziario, e la metà di quelli delle
costruzioni. Nel periodo in esame si sono iscritte 1.120 nuove
imprese (615 a Livorno e 505 a Grosseto) e, al contempo, sono
state cancellate 1.360 posizioni (rispettivamente, 775 e 585).
Il saldo è dunque stato negativo per 240 unità (-160 Livorno e
-80 Grosseto), contro le -227 del primo trimestre 2019. A
livello tendenziale, le iscrizioni mostrano un forte
arretramento, primo vero segnale delle conseguenze dello stop
forzato. Il numero di iscrizioni si pone ampiamente come il più
basso dal 2009 ad oggi. "La Camera di commercio ha garantito al
pubblico la piena operatività dei servizi essenziali anche nei
giorni di lockdown - sottolinea il presidente Riccardo Breda -
grazie ad un livello di digitalizzazione che ci vede
all'avanguardia nel panorama della Pa e che ci ha consentito di
adottare un modello efficiente di smartworking. Tra le
molteplici attività svolte, abbiamo assistito l'utenza sulle
problematiche relative al codice Ateco". (ANSA).