(ANSA) - GENOVA, 14 MAG - La Camera di commercio Riviere di
Liguria insorge contro le linee guida dell'Inail sulle distanze
previste per le attività balneari e i pubblici esercizi, che di
fatto metterebbero a rischio la riapertura in Liguria di molte
attività e annuncia di essere pronta a mettere in campo tutte le
possibili iniziative. "Ferma restando l'assoluta necessità di
mantenere prioritari i principi di sicurezza sanitaria" i
vincoli sulle distanze "rendono praticamente impossibile una
riapertura effettiva dell'attività" sottolinea una nota della
Camera che ieri ha riunito d'urgenza il Comitato di presidenza.
L'accordo di ieri fra Regione Liguria, Camere di commercio e
associazione dei balneari ha già ridotto le distanze fra gli
ombrelloni dai 5 metri indicati dall'Inail a 3 metri per le
spiagge liguri, ma resta la necessità di non abbassare la
guardia e anche bar e ristoranti contestano le distanze. Se
restasse l'impostazione più rigida il numero dei clienti
supererebbe a malapena il 25% di quelli abituali, "la gestione
economica ed operativa sarebbe totalmente impossibile, e si
potrebbero aprire anche situazioni difficilmente contenibili in
termini di code e ordine pubblico ancor più evidenti se si
considera la problematica delle spiagge libere". Secondo la
Camera Riviere, che ha scritto al presidente della Regione,
all'assessore all'Urbanistica e al presidente e al segretario di
Unioncamere chiedendo di sostenere in tutte le sedi "una
rivisitazione delle normative definite", le garanzie sanitarie
possono essere rispettate "anche con una normativa meno
stringente di quella attuale". (ANSA).