(ANSA) - VENEZIA, 29 APR - Secondo gli ultimi dati
Infocamere-Movimprese, nel periodo gennaio-marzo 2020 in Veneto
il saldo natalità-mortalità complessivo è pari a -3.685 imprese
(al netto delle cessazioni d'ufficio): a fronte di 8.031 nuove
iscrizioni, sono state denunciate 11.716 cessazioni. È un dato
che si presenta più marcato di quello registrato negli ultimi
anni. Bisogna infatti risalire al I trimestre 2013,nel pieno
della crisi del debito sovrano, per trovare un saldo negativo di
intensità simile (-3.333 imprese).
Il Presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza,
commenta così i dati: "il quadro è estremamente preoccupante.
Questi dati potrebbero indicaresolo l'inizio di un trend che,
nei prossimi mesi, potrebbe avere indicatori ancora più
negativi. Dietro questi freddi numeri ci sono attività storiche
che chiudono e persone che rimangono senza lavoro. Purtroppo è
concreta l'ipotesi che si ripeta una situazionesimile a quella
del 2008 se non peggiore e non dimentichiamo i segni profondi
che quella crisi ha lasciato anche a livello sociale. Per questo
i soggetti del sistema economico e le istituzioni devono fare
squadra mettendo in campo tutte le energie e tuttele misure che
servono per far ripartire il sistema economico. Dal Governo
serve più coraggio ed un cambio di passo e con il quadro che si
presenta ai nostri occhi non è un'opzione, ma una necessità.
L'allarme che questi numeri lanciano è quella che scoppiuna vera
e propria bomba sociale con persone senza lavoro e, quindi,
senza stipendio. Un rischio più che mai concreto che va evitato
a tutti i costi perché può lasciare feriti indelebili
all'interno di comunità e tessuto economico". (ANSA).