"Cordoglio unanime del mondo della
montagna" per Carloalberto 'Cala' Cimenti, l'alpinista morto
ieri sotto una valanga in alta Valle di Susa con il compagno
Patrick Negro. "Una notizia tristissima", commenta Marco
Bussone, presidente dell'Uncem, l'Unione nazionale dei comuni,
comunità ed enti montani.
"Cala Cimenti era un amico di Uncem e aveva partecipato più
di una volta al Cuneo Montagna Festival, promosso da Uncem con
il Comune di Cuneo, oltre a tantissimi eventi del mondo
dell'alpinismo e della montagna - ricorda Bussone -. Due persone
che avevano stima e affetto tra i colleghi, tra tutti noi, tra
chi ama la montagna, l'alpinismo, i versanti innevati. A 45
anni, Cala era uno degli alpinisti professionisti più conosciuti
al mondo. Da sempre si occupava di freeride per il comprensorio
di Prali. Cala e Patrick ci mancheranno. Uncem ne è certa: il
loro esempio e io loro amore per le Montagne non muoiono".
"Una grave tragedia per l'intera comunità di Pragelato. La
notizia della scomparsa dei due alpinisti ha raggelato il
paese", commenta Giorgio Merlo, sindaco di Pragelato, dove i due
alpinisti vivevano. Cimenti, ricorda Merlo, "è stato definito
più volte una 'leggenda dell'alpinismo'. Uno degli alpinisti
professionisti molto noto nel settore e conosciuto in tutto il
mondo. E Patrick Negro, cittadino di Pragelato, una persona
molto nota nel paese per la sua storica dedizione al
volontariato - dal 118 al Soccorso alpino - e grande esperto nel
mondo dello sci. Nei prossimi giorni sarà indetto il lutto
cittadino a Pragelato".
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