"Il lupo deve continuare ad essere
un'attrattiva per queste località, senza suscitare paure o,
peggio ancora, senza arrecare danno alle imprese. Ecco perché
l'oltranzismo su questi temi non premia mai, soprattutto da
parte di coloro che hanno anche la responsabilità di tutelare
la bellezza e l'incolumità del nostro territorio naturale".
Così il Comune di Pragelato interviene sulla polemica sollevata
dalle parole del presidente del Parco Alpi Cozie, Mauro Deidier,
sulla necessità di un piano di abbattimento per i lupi.
"Il Parco gioca un ruolo importante e decisivo per questo
territorio, purché non assuma atteggiamenti fondamentalisti o
unilaterali", aggiungono il sindaco e il vicesindaco di
Pragelato, Giorgio Merlo e Mauro Maurino. "Quando si affronta
questo tema è sempre più indispensabile coinvolgere i sindaci
e gli amministratori comunali - aggiungono -. E l'argomento
riguarda direttamente il cosiddetto progetto 'wolfalps' che,
probabilmente, e malgrado le ingenti risorse riversate in questi
anni con un massiccio coinvolgimento di consulenti e persone
impegnate, non ha avuto quei riscontri positivi che si potevano
attendere".
La posizione di Pragelato è condivisa anche dal presidente
Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, Maurizio Beria
D'Argentina, sindaco di Sauze di Cesana, e dai sindaci di
Claviere e Fenestrelle, Franco Capra e Michel Bouquet. "E'
arrivato il momento di avviare un confronto serio, costruttivo e
di merito - concludono Merlo e Maurino -. La strada degli
opposti estremismi non è la via migliore per affrontare il
tema, delicato e complesso, della presenza, della salvaguarda e
del contenimento del lupo nei nostri territori".
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