(ANSA) - TORINO, 24 MAR - "Ci sono certamente alcuni segnali
che portano a un miglioramento delle aspettative ma che non sono
sufficienti per far intravedere un'inversione di rotta, almeno
nel breve periodo; è troppo presto per dire di essere usciti
dalla congiuntura difficile degli ultimi mesi". Così Fabrizio
Cellino, presidente dell'Api Torino, commenta i dati sulla
situazione delle piccole e medie imprese. Il 45,6% ha in
programma nuove assunzioni. La forma di inserimento privilegiata
è il contratto a tempo indeterminato (16,8%), seguito da tempo
determinato (10,4%), apprendistato (9,6%) e contratto di
somministrazione (8,8%).
"Siamo nel mezzo di un percorso - aggiunge - con molti
ostacoli e incertezze. Per questo c'è bisogno di strumenti
importanti per sostenere le imprese, soprattutto nei confronti
degli investimenti che molti imprenditori hanno deciso di
confermare, nonostante l'aumento del costo del denaro. Il
sistema delle piccole e medie imprese e dell'economia locale
dimostra di avere tutte le capacità per rispondere alle
sollecitazioni di mercato, ma non può essere lasciato da solo".
Per il primo semestre migliora il grado di fiducia degli
imprenditori: il saldo ottimisti-pessimisti è pari a zero
rispetto al -8% di dicembre 2022, con un calo della quota di
pessimisti. Forti però le differenze tra settori e quelle tra
imprese che sportano o non lo fanno: -25% costruzioni, +3,7%
servizi, +4,6% imprese esportatrici, -5% imprese non
esportatrici. Prevede nuovi investimenti il 58,4% delle imprese,
2 punti percentuali in più di fine 2022. L'8% delle imprese sta
facendo ricorso agli ammortizzatori sociali. Per i prossimi 3
mesi è previsto un incremento del 13,6%. (ANSA).
Meno pessimismo tra le piccole imprese, il 45,6% assumerà
Il 58,4% investirà. Cellino: 'segnali positivi ma incertezze'
