"In attesa della definizione delle
nuove regole, proroghiamo gli attuali dehors anche per il 202":
è la proposta di Fiepet-Confesercenti, l'associazione dei
pubblici esercizi, al Comune di Torino.
"Crediamo che non si riuscirà entro fine anno - spiega
Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti - a definire
tutte le modifiche al regolamento del settore, per cui siamo
impegnati in un proficuo confronto con il Comune. Con
l'assessore al Commercio, Paolo Chiavarino, abbiamo sinora
svolto un ottimo lavoro, che porterà a un rinnovato quadro di
regole in linea con le esigenze delle imprese e della città. C'è
bisogno, però, di qualche mese ancora. Nel frattempo, dobbiamo
garantire certezze alle imprese e un ordinato svolgimento della
loro attività. La nostra proposta nasce da queste considerazioni
di tipo organizzativo, ma anche da una valutazione di ordine
economico: il significativo valore che i dehors producono per
l'economia cittadina e non soltanto".
A Torino, secondo i dati riportati, i dehors sono circa 2.000
(escludendo quelli straordinari autorizzati durante la pandemia)
e producono per le casse comunali un'entrata annua di quasi 6
milioni, di cui circa 4,2 milioni per la tassa di occupazione
del suolo pubblico e 1,7 milioni per la Tari (tassa rifiuti).
Mediamente, ciascun locale con dehors ha due dipendenti
dedicati: complessivamente 4.000 addetti, per oltre 62 milioni
di stipendi e 48 milioni di oneri sociali e contributi pagati
dalle aziende. Circa un terzo del fatturato di un locale
proviene dal dehors; considerando un fatturato medio per locale
di 200mila euro, ogni dehors ne produce circa 60mila: dunque il
fatturato annuo a Torino è di 120 milioni.
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