Oltre trentamila presenze a Torino,
più di quarantamila a Napoli. A un mese dall'apertura, le nuove
sedi delle Gallerie d'Italia registrano code di visitatori.
A tracciare un primo bilancio di questa esperienza, sulle
pagine locali del quotidiano la Repubblica, è Michele Coppola,
executive director Arte Cultura e Beni storici della banca, che
parla di "una attenzione e una curiosità crescente" nei
confronti dei nuovi poli museali, in aggiunta a quelli già
esistenti di Milano e di Vicenza. L'apertura di Torino e Napoli
hanno completato uno dei primi cinque sistemi museali al mondo
in campo bancario. "La gradinata di piazza San Carlo sembra
essere diventata una nuova icona torinese, ma anche a Napoli la
risposta è stata oltre le aspettative - spiega Coppola -
Piacciono le collezioni esposte come le mostre temporanee ed
anche la risposta delle scuole è importante, grazie a una
offerta di laboratori e percorsi speciali che trovano pochi
paragoni". Le Gallerie d'Italia d'Intesa Sanpaolo si confermano
così nel circuito delle migliori gallerie d'Europa. Una "grande
operazione che indica la strada alle Banche e alle altre grandi
imprese italiane", come l'ha definita il ministro della Cultura
Dario Franceschini in occasione dell'inaugurazione del nuovo
polo museale di Napoli.
Il patrimonio architettonico, artistico, biblioteconomico e
archivistico di Intesa Sanpaolo è costituito da oltre 20 edifici
di pregio, 20 chilometri di documentazione gestita e valorizzata
dall'Archivio Storico del gruppo, 7 milioni di positivi e
negativi fotografici e da oltre 35.000 opere d'arte, che coprono
un arco temporale che spazia dal V secolo a.C. al XXI secolo:
un'ampia selezione è esposta permanentemente nelle sedi di
Gallerie d'Italia e tra queste figurano capolavori di
Caravaggio, Tiepolo, Canaletto, Boccioni, Fontana, Manzoni e
Burri. Ad oggi le oltre 3.500 opere classificate quali beni
artistici di pregio riportano un valore di circa 311,5 milioni
di euro secondo il bilancio del 2021.
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