Parte oggi da Torino, dal Cinema
Massimo-Museo Nazionale del Cinema, fino al 29 maggio, 'Visioni
del rimosso. Il Cinema di Haile Gerima', a cura dell'Archivio
nazionale cinematografico della Resistenza, la prima
retrospettiva completa dedicata al regista in Italia. La
rassegna, oltre a presentare tutti i film di Gerima, attore e
regista etiope formatosi negli Stati Uniti, in particolare nella
famosa 'Scuola dei registi neri di Los Angeles', proporrà in
anteprima assoluta il work in progress di Black Lions, Roman
Wolves / The Children of Adwa. Si tratta di un documentario di
memoria, a cui Gerima lavora da decenni, concepito come il
seguito di Adwa, an African Victory, pensato per narrare la
risposta del popolo etiope contro l'esercito fascista del 1935.
Vi si racconta il trauma collettivo dell'invasione, ma anche la
tenace resistenza che portò in seguito all'indipendenza. Al
montaggio, le testimonianze e i ricordi dei sopravvissuti alla
guerra d'Etiopia (1935-1936) si intrecciano con immagini
d'archivio, con il folclore secolare, canti di guerra, poesie di
lode. La proiezione, alla presenza dello stesso Gerima, mostrerà
la prima ora di questo lungo lavoro che include l'esperienza
vissuta dal padre del regista. Un'occasione - spiegano gli
organizzatori - per continuare la lettura critica del passato
coloniale italiano e per affrontare alcune questioni scottanti
del presente come il razzismo, le guerre e le discriminazioni.
La valorizzazione dei materiali d'archivio, tra cui la memoria
filmica, porta Gerima, e con lui lo spettatore, a sovvertire lo
sguardo sulla storia del colonialismo italiano e non solo. Dopo
Torino, Gerima porterà il suo lavoro a Vienna, Marsiglia e a
Washington.
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