Superano i 3 milioni di euro i
beni, il denaro, i conti correnti e le azioni sequestrate dai
carabinieri ai tre piemontesi arrestati ieri nell'ambito
dell'operazione El Dorad. Smantellata un'organizzazione
criminale specializzata nel traffico di hascisc e cocaina che
dalla Spagna finiva poi in Italia, toccando cinque regioni:
Piemonte, Sardegna, Lazio, Lombardia e Abruzzo. In tutto sono
finite in carcere 19 persone.
Che i tre piemontesi avessero un'ingente disponibilità di
denaro, gli investigatori dell'Arma l'avevano capito subito,
visto che riuscivano a importare in Italia dalla Penisola
Iberica, una volta ogni due mesi, 1.500/2.000 chili tra hascisc
e cocaina, per poi riciclare il denaro guadagnato dal traffico
di droga anche al casinò. L'ulteriore conferma è arrivata nel
corso degli accertamenti che hanno interessato i piemontesi Luca
Mosole, di 56 anni, Silvio Mascia, di 49, e Andrea Iuliano, di
45, e i loro prestanome. I militari del Nucleo investigativo di
Cagliari hanno aperto diverse cassette di sicurezza in vari
istituti di credito riconducibili ai tre, recuperando quasi 900
mila euro in contanti, numerosi gioielli e monili in oro, alcuni
dei quali con diamanti.
Non solo. Sono stati infatti sequestrati conti correnti,
azioni societarie e polizze per oltre un milione di euro, più
una decina di appartamenti nel Torinese intestati a prestanome.
Si tratta di un sequestro per sperequazione, visto che i tre,
considerati i broker dell'organizzazione, dichiaravano ogni anno
cifre nemmeno vicine a quelle trovate nei conti correnti e in
cassette di sicurezza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA