Gli operatori ecologici hanno
scioperato oggi per il rinnovo del contratto, scaduto da 28
mesi: l'adesione - secondo i sindacati - è stata molto alta in
tutte le aziende pubbliche e private della raccolta rifiuti, con
punte fino all'85%. Circa 600 lavoratori, arrivati da tutta la
provincia, hanno partecipato al presidio davanti alla Prefettura
di Torino: una delegazione è stata ricevuta in prefettura, dove
ha consegnato una lettera aperta al sindaco di Torino, Stefano
Lo Russo e e all'Anci.
Lo sciopero è stato indetti a livello nazionale da Fp-Cgil,
Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che considerano le associazioni
datoriali "responsabili della rottura delle trattative per il
rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver
perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla
scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili
di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire".
L'Amiat, società del gruppo Iren che da oltre 50 anni
gestisce i servizi di igiene del suolo, raccolta e smaltimento
dei rifiuti nella città di Torino, ha garantito "i servizi
essenziali e ha assicurate le prestazioni indispensabili a
tutela della sicurezza".
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