Con oltre 200 milioni di euro
raccolti, il 2021 si preannuncia l'anno record per le imprese
innovative di Torino che diventa così la seconda città in Italia
per investimenti di venture capital e la prima per investimenti
nell'hi-tech. Lo mette in evidenza il Club degli Investitori che
ha presentato l'edizione 2021 del Report sulle startup e pmi
innovative di Torino. La ricerca ha analizzato 543 imprese con
sede a Torino iscritte al Registro delle startup e pmi
innovative e raccolto il parere di oltre 140 imprenditori. Gran
parte degli investimenti proviene da fondi privati - fondi di
venture capital e business angel - ed è stata destinata ad
aziende hi-tech: ricerca tecnologica avanzata, robotica,
aerospazio sono tra i settori in cui opera la maggior parte
delle aziende, mentre l'automotive rappresenta solo il 5,6%.
Dalla Ricerca emergono alcune criticità: gli imprenditori
sembrano sentirsi meno legati alla città e al suo "sistema
innovazione". Nel confronto con altre città europee Torino
appare indietro per numero di imprese innovative e capacità di
attrarre capitali, ma mostra di possedere gli elementi su cui
sviluppare il proprio sistema. "Non sarà facile mantenere il
primato di quest'anno, dato che l'80% dei capitali è stato
raccolto da 10 aziende di cui una da sola ha raccolto 100
milioni di euro.Torino può contare su 543 aziende innovative, 14
incubatori e acceleratori, 11 tra fondi di venture capital e
corporate venture capital, 4 startup studio e 300 business
angel, oltre ai principali istituti finanziari e fondazioni
bancarie. E non dimentichiamo la qualità delle Università e
della ricerca" spiega Giancarlo Rocchietti, presidente del Club
degli Investitori. "Occorre che tutti lavorino per attrarre e
far crescere aziende tech, definendo i settori su cui puntare,
aumentando la politica dei grandi eventi legati all'innovazione
e ampliando l'offerta di formazione per i nuovi imprenditori".
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