L'Ematologia dell'ospedale Santa
Croce e Carle di Cuneo (specialità di riferimento per tutta la
provincia per quasi 600 mila residenti) è stata inserita
nell'elenco dalla Regione che l'autorizza alla prescrizione e
somministrazione delle cellule Car T, ultima frontiera nella
cura delle leucemie in pazienti che non rispondono alle terapie
tradizionali. Accade sono in altri tre ospedali del Piemonte:
Alessandria, Molinette e Regina Margherita di Torino. La nuova
certificazione è stata illustrata in una conferenza stampa dal
primario Massimo Massaia, insieme al direttore sanitario
dell'ospedale Monica Rebora e al direttore del programma
trapianti Nicola Mordini.
Le cellule Car T sono geneticamente ingegnerizzate in
laboratorio, con
procedure ad alto costo: da 300 a 500 mila euro a paziente.
Massaia ha detto: "Sono pochi in Italia i centri che possono
somministrare queste cure. È una tecnologia a vettori virali,
esattamente come i vaccini anticovid, per cui dopo decenni di
lavoro e sperimentazione ne è stata dimostrata la sicurezza.
Questo risultato è frutto di lungo lavoro: la divisione di
ematologia nasce nel 1993, il primo trapianto autologo è stato
eseguito a Cuneo nel '95, quattro anni dopo è stato eseguito il
primo trapianto allogenico da donatore familiare. Da allora i
numeri sono sempre cresciuti. Prima del '99, i pazienti cuneesi
erano costretti a recarsi fuori regione per eseguire il
trapianto allogenico, affrontando difficoltà e disagi enormi.
Ora tratteremo a Cuneo anche i pazienti con la Car T: 5 o 6 ogni
anno in media in provincia".
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