"Gli accertamenti scientifici
hanno lo scopo di esaminare i reperti di trent'anni fa con le
metodologie di oggi, sotto il profilo della genetica ma non
solo, con l'intenzione di fare emergere eventuali nuovi
elementi". Lo afferma all'ANSA Luigi Mitola, dirigente della
Squadra Mobile della Questura di Torino che insieme al Servizio
Centrale Operativo indaga sull'omicidio di Franca Demichela, la
'donna in rosso' per via dell'abito indossato quando, nel
settembre del 1991, venne strangolata e poi gettata tra i
rifiuti sotto un cavalcavia della tangenziale tra Moncalieri e
La Loggia, nel Torinese.
Un cold case riaperto grazie alle nuove tecniche di
investigazioni scientifiche, portata avanti in sinergia tra i
tecnici della polizia di Roma e di Torino. "Le prime analisi
inizieranno proprio domani - si limita ad aggiungere Mitola - ma
per gli esiti ci vorrà comunque qualche giorno". Cinque le
persone indagate, che per gli accertamenti irripetibili possono
ora nominare legali e consulenti di parte.
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