"L'Europa fa bene a chiedere ai
nostri agricoltori sforzi per l'ambiente, per la qualità e per
combattere lo spreco di acqua, anche se questo comporta costi
per le aziende. Ma la stessa Europa permette a chi non rispetta
qualità e lavoro di esportare riso che non ha le stesse
caratteristiche del nostro. Noi stiamo autorizzando la
concorrenza sleale di Paesi esteri". Così il sottosegretario al
Ministero delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio,
intervenuto oggi alla cerimonia per i 90 anni di Ente Nazionale
Risi che si è svolta al Centro Ricerche sul Riso di Castello
d'Agogna (Pavia).
"In passato il riso era un prodotto scontato, da trovare
negli scaffali sottocosto - ha aggiunto -. Oggi il riso ha un
nome e cognome: dobbiamo tenere sempre più in alto il nome del
riso italiano, che deve diventare sempre più protagonista delle
nostre tavole. Chiediamo però reciprocità nei trattamenti: i
Paesi esportatori devono produrre riso alle stesse nostre
condizioni, altrimenti introdurremo le tasse. Il rischio è che
tra 90 anni festeggeranno solo gli importatori". Il presidente
di Ente Risi, Paolo Carrà, ha inaugurato per l'occasione una
nuova sala polifunzionale in cui viene ricostruito in miniatura
l'ambiente di risaia, i macchinari di lavorazione del riso, le
centinaia di varietà e la storia del cereale.
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