La 7/a edizione di Biennale
Democrazia, in programma dal 6 al 10 ottobre a Torino, è
chiamata, secondo il suo presidente Gustavo Zagrebelsky, "ad
indagare le declinazioni del vivere democratico in un mondo
molto cambiato, che mai prima di ora è stato così 'unito' e
'globale' è pur così 'diviso', intendendo per divisione la somma
delle differenze delle vite delle persone sul pianeta".
Per questo - osserva Zagrebelsky - "è difficile progettare
soluzioni comuni anche sociali e politiche in grado di
conciliare bisogni molto diversi. Perché, per fare un esempio,
vivere questo tempo pandemico e di emergenza climatica nelle
nostre case o in Mali, in Cina, in Nuova Zelanda è cosa ben
diversa. Il mondo è a una dimensione, ma attraversato da grandi
fratture e come Biennale Democrazia cerchiamo di approfondire e
mettere in relazione tutte queste contraddizioni".
A presentare al Teatro Carignano l'edizione 2021 di Biennale
Democrazia, tutta in presenza, previa prenotazione, con obbligo
di green pass, ricca di 90 appuntamenti con 215 relatori in 15
sedi diverse, e dal titolo 'Un pianeta, molti mondi', c'erano,
tra gli altri, il curatore scientifico Massimo Cuono e la
Project manager Caterina Pasqui. In prima fila anche la sindaca
Chiara Appendino, rappresentanti degli enti locali e delle due
fondazioni che da sempre sostengono il festival, il main partner
Intesa Sanpaolo e Fondazione Crt. Aprono il festival il 6
ottobre la lectio della senatrice Elena Cattaneo su un tema di
assoluta attualità 'Il metodo scientifico: dubitare per
comprendere' e lo spettacolo 'Dante fra le fiamme e le stelle,
di e con Matthias Martello, con la consulenza di Alessandro
Barbero, per i 700 anni dalla morte del poeta.
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