(ANSA) - TORINO, 02 FEB - Sono 32.000 i posti di lavoro persi
nelle aziende del settore metalmeccaniche della provincia di
Torino dal 2008, anno in cui la crisi inizia a mordere. con un
calo del 27,2%. Il numero è sceso da 119.000 a 86.800. Tutti i
settori hanno subito una variazione negativa, ma il più colpito
è l'automotive, dove i posti di lavoro in meno sono 18.454
(-29,6%). Hanno chiuso 370 aziende: da 949 a 579, il 39% in
meno, percentuale che sale al 41% nell'automotive. E' la
fotografia della crisi che emerge da un'indagine della Fiom
torinese, effettuata su un campione significativo di 148 imprese
di 13 macrosettori e 274 tipologie di attività produttive con un
totale di 20.000 addetti.
"E' una Torino devastata. Partiamo da questa fotografia per
aprire una riflessione", commenta Edi Lazzi, segretario generale
della Fiom Torino.
Negli stabilimenti Fca - osserva Lazzi - la produzione è
scesa da 218.000 vetture del 2006 a 65.000 nel 2011 fino ad
arrivare a 37.000 nel 2020, i dipendenti dai 16.958 del 2008 a
13.766 (-18,8%). Torino è il buco nero del gruppo, negli
stabilimenti Fca si fa di nuovo cassa integrazione e l'età media
dei lavoratori di Mirafiori e Grugliasco è di 54 anni.
L'obiettivo della piena occupazione non è ancora stato
raggiunto. (ANSA).
Auto: Fiom, dal 2008 a Torino 18.000 posti di lavoro persi
Lazzi, chiuse 370 aziende metalmeccaniche,in tutto -32.000 posti
