I commercianti sperano nei saldi -
al via in Piemonte giovedì 7 gennaio - per recuperare le forti
perdite dovute all'epidemia, superiori a un miliardo di euro, ma
temono nuove restrizioni nel primo weekend. Gli sconti saranno
subito piuttosto alti, in alcuni casi oltre il 50%.
"Il rito dei saldi è più che mai irrinunciabile, ma prevale
l'incertezza" sostiene l'Ascom che considera un eventuale nuovo
lookdown "un disastro per l'intera filiera della moda e
dell'abbigliamento". Secondo un sondaggio di Confesercenti, un
torinese su due è interessato ad acquistare durante i saldi, ma
solo il 10% ha già stabilito un budget: in media 200 euro, in
ribasso rispetto al 2020. La spesa potrebbe essere più alta,
visto che il 75% del campione deciderà gli acquisti sul momento,
a seconda delle occasioni. "Una tale incertezza alla vigilia dei
saldi non si era mai riscontrata", commenta.
In cima ai desideri dei torinesi ci sono scarpe e capispalla,
possibile acquisto per il 40%, con cappotti, giacconi e
giubbotti trainati dal clima freddo. Seguono prodotti di
maglieria (38%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo
(entrambi al 22%), poi borse (13%) e accessori (11%).
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