Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Salizzoni, correttivi o Piemonte allo sbando

Salizzoni, correttivi o Piemonte allo sbando

Chirurgo critico con gestione Regione,sembra 'Ritorno al futuro'

TORINO, 19 ottobre 2020, 17:34

Redazione ANSA

ANSACheck

Covid: Salizzoni 'correttivi o Piemonte allo sbando ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Covid: Salizzoni  'correttivi o Piemonte allo sbando ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
Covid: Salizzoni 'correttivi o Piemonte allo sbando ' - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sbalzati nel passato, come se il calendario fosse tornato alle settimane di marzo e aprile, nella fase 'acuta' della prima ondata pandemica. Per Mauro Salizzoni, chirurgo di fama internazionale vicepresidente Pd del Consiglio regionale del Piemonte, in Piemonte è come essere nel film 'Ritorno al futuro'. "Il virus ci ha concesso una tregua estiva, ma nn abbiamo approfittato di quei quattro mesi per recuperare terreno sulle criticità che la fase uno ci aveva mostrato. E non solo in ambito sanitario", sostiene interpellato dall'ANSA il 're dei trapianti' che, alla luce della impennata dei contagi nella regione, punta il dito contro quelle "criticità organizzative e programmatorie che, se non riusciamo a correggere a breve", ci condurranno allo sbando".
    "Il problema non è la luna di miele di Icardi", dice Salizzoni in merito alla polemica per l'assenza dell'assessore alla Sanità nei giorni scorsi, ma "nel vertice della catena di comando, ovvero un assessore e un direttore generale non all'altezza. Nella fase uno - prosegue il chirurgo - l'inadeguatezza è emersa in modo palese, tanto da dover correre ai ripari affiancando la task force guidata da Ferruccio Fazio e composta da persone esperte e capaci. Ora non so cosa il presidente Cirio dovrà inventarsi per tappare le falle". Per Salizzoni, manca infatti "una chiara regia complessiva da parte dell'assessore". "La giunta non può più pensare di 'tamponare' le sue falle e non credo proprio che nell'area di centrodestra non si riesca a trovare una soluzione adeguata: conosco persone capaci che saprebbero cosa e come fare, credo le conosca anche Cirio".
    Le criticità principali, secondo l'esponente dem, sono "tamponi e territorio". "Nella fase uno non abbiamo fatto che ripetere che bisognava fare più tamponi - osserva il chirurgo -.
    Ora la fondazione Gimbe dice che il Piemonte è terzultimo in Italia per numero di tamponi processati. Peggio di noi solo Marche e Sicilia. Dal 12 agosto all'11 ottobre ne abbiamo effettuati 3.460 ogni 100mila abitanti, contro i 5.360 della media italiana. Allora c'era chi sosteneva che erano operativi solo due laboratori per demeriti della Giunta precedente, oggi sembra che i laboratori siano 27 eppure siamo indietro. Vediamo code con attese di ore agli hot spot scolastici e ai drive-through, i medici di medicina generale denunciano ritardi nel caricamento dati sulla piattaforma Covid e non sono in grado di dare risposte ai loro pazienti sui tempi di effettuazione del tampone e sui tempi dell'esito, leggiamo di persone in isolamento abbandonate a se stesse senza tamponi né assistenza con unico riferimento il proprio medico di famiglia".
    Preoccupano anche "le rianimazioni": "Non basta mettere un respiratore in una corsia per trasformarla in una rianimazione.
    Occorre lavoro, competenze e personale formato ed esperto. Non tutti gli infermieri, per quanto capaci, sono in grado di gestire le molteplici funzioni di un respiratore", osserva Salizzoni, che definisce le Ogr, "smantellate in fretta mentre il Covid hospital dell'Oftalmico non è ancora pronto, un pasticcio". E si dice preoccupato anche per un nuovo blocco di visite, controlli e interventi chirurgici ordinari. Un problema, secondo il chirurgo, sono anche i vaccini anti-influenzali, che in Piemonte partiranno a fine ottobre. "E ora scopriamo che mancano le dosi, che le farmacie ne riceveranno un numero esiguo, alcune addirittura non hanno notizie e non sanno se e cosa arriverà loro".
    "Abbiamo bisogno di costruire ospedali nuovi, moderni ed efficienti - conclude Salizzoni - e di potenziare la medicina territoriale, ma finora l'unica preoccupazione è stata quella di smontare il lavoro fatto dalla giunta Chiamparino. Se mai arriveranno i fondi europei, il Piemonte corre il rischio di farsi cogliere impreparato, senza progetti pronti e cantierabili".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza