Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Temperatura a scuola, Tar dà ragione al Piemonte

Temperatura a scuola, Tar dà ragione al Piemonte

Cirio 'confermate nostre ragioni, controllo per più sicurezza'

TORINO, 17 ottobre 2020, 20:16

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Tar dà ragione in via definitiva al Piemonte sulla misurazione della febbre a scuola.
    I giudici amministrativi, che hanno dichiarato improcedibile il ricorso del governo perché l'ordinanza regionale è scaduta lo scorso 7 ottobre, hanno comunque accolto le motivazioni della Regione, dove il provvedimento continua per altro ad essere in vigore, dal momento che è stato confermato da due nuove e successive ordinanze, l'ultima firmata proprio ieri dal governatore Alberto Cirio.
    Le scuole piemontesi, dunque, dovranno continuare a verificare l'effettiva misurazione della temperatura a casa agli studenti, come previsto dalla legge nazionale. "Il Tar aveva già manifestato di aver compreso le nostre motivazioni non accogliendo a settembre la richiesta del Governo di una sospensiva d'urgenza dell'ordinanza - sottolinea il presidente Cirio -. Questa sentenza conferma le nostre ragioni. Il Piemonte ha scelto di introdurre un livello di controllo in più per garantire maggiore sicurezza ai suoi cittadini, alle scuole e alle famiglie, con il pensiero rivolto ai nostri figli ma anche ai nonni, che sono tra i soggetti più vulnerabili di fronte alla pandemia".
    La verifica delle scuole, ricorda la Regione Piemonte, integra e dà più efficacia all'obbligo di ogni famiglia di misurare la temperatura al mattino ai figli prima, così come previsto dalla legge dello Stato, introducendo per gli istituti un controllo in più prima che inizi l'attività didattica, cioè che la misurazione sia veramente stata fatta dalla famiglia. La verifica da parte della scuola può avvenire attraverso una semplice certificazione o nel modo ritenuto più idoneo. Nel caso in cui l'alunno non abbia la certificazione della famiglia, allora l'istituto ha l'obbligo di misurargli la temperatura.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza