Parte domani la seconda edizione
del Digital Ethics Forum, due giorni di confronto sui temi
dell'etica nella produzione, nella distribuzione e nell'uso
delle tecnologie digitali, organizzati da Sloweb in partnership
con la Fondazione Gcsec di Poste Italiane e in collaborazione
con la Fondazione Circolo dei Lettori.
Il Digital Ethics Forum 2020 si svolgerà online, per
facilitare le esigenze di distanziamento sociale con panel di
conferenze, eventi speciali e assemblea dei soci Sloweb aperta
al pubblico. Il Forum, rivolto sia ai professionisti
dell'innovazione e delle comunicazioni, sia a studenti e
appassionati di tecnologia, prevede un percorso che parte da una
più ampia discussione sulla società dell'informazione per
arrivare a una sessione di indicazioni pratiche, con l'obiettivo
di informare, educare e incoraggiare i partecipanti a lottare
per un digitale più equo.
"Con il passaggio forzato allo smart working e alla didattica
a distanza, l'insistente proposta di usare tecnologie di
tracking, le sempre più frequenti e palesi intrusioni nella
privacy a ogni livello è esplosa con forza la domanda di etica
nell'uso, nella distribuzione e produzione di prodotti e
tecnologie digitali",spiega Pietro Jarre, socio fondatore di
Sloweb. "L'arrivo dell'IA a Torino, il sorgere di gruppi di
educazione civica digitale, la domanda crescente di controllo
collettivo dell'uso dei dati, il nascere di politiche di
Corporate Digital Responsibility che accompagnano la direzione
Ue in merito, sono segnali che danno speranza, vogliamo
diffondere nella società, nelle scuole, nelle aziende"
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