Pronunciare la condanna a 11 anni
nei confronti di un uomo accusato di violenza sessuale sulla
figlia fu "un macroscopico errore", ma non un reato. Lo ha
stabilito la procura di Milano, che ha chiesto e ottenuto
l'archiviazione nei confronti del giudice Roberto Amerio per
l'episodio avvenuto nel dicembre scorso al Tribunale di Asti. Lo
si è appreso in ambienti giudiziari astigiani.
Amerio, che una volta accortosi dell'errore aveva stracciato
la sentenza, era accusato di falso. Reato ritenuto dai giudici
di Milano irrilevante. Americo, che nel frattempo ha ottenuto il
trasferimento alla Corte d'Appello di Torino in attesa di quello
al Tribunale di Savona, è ora in attesa del pronunciamento della
sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura.
L'accaduto aveva sollevato reazioni e un esposto della Camera
penale di Asti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA