Si consolida il Polo del '900,
fondato a Torino nel 2016 da Comune, Regione e Compagnia di San
Paolo, con 22 enti partner, per soddisfare il bisogno di
intrattenimento, studio e ricerca sui temi del Novecento, ma
anche sull'attualità. In poco più di mille giorni sono state
oltre 200.000 le presenze, con una crescita del 39%, 1.850 gli
eventi realizzati e ospitati (da 14.000 a più di 31.000, +115%)
tra mostre, concerti, dibattiti, spettacoli teatrali, workshop e
presentazione di libri. Quasi 40.000 studenti hanno fruito delle
60 proposte didattiche offerte ogni anno. Il 'nuovo pubblico'
nel 2019 è pari al 42%.
I numeri sono nel Bilancio sociale 2017/2019 "fotografia
reale di ciò che è stato in questi tre anni ed è tutt'ora il
Polo del '900, un'avventura culturale unica in Italia",
sottolinea il presidente Sergio Soave. "Un punto di partenza per
riflettere su aree di miglioramento e sviluppo del Polo del
'900, alla luce delle sfide che tornano a mettere profondamente
in discussione i luoghi di cultura", osserva il direttore
Alessandro Bollo.
Il Polo del '900, che ha gradualmente riaperto i suoi spazi
al pubblico, accoglie in 8.000 metri quadri biblioteche, sale
lettura, sala consultazione video, sala conferenze, spazi per
eventi e mostre, aree didattiche, aree bimbi, un museo, un
rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, caffetteria e
bookshop. Il patrimonio è inestimabile: 9 km di archivi e
biblioteche, 300.000 libri, 17.000 periodici, 130.000
fotografie, 21.000 manifesti e 53.000 audiovisivi. "Il Polo -
ricorda Bollo - ha realizzato 265 nuove partnership in tre anni,
di cui il 40% sul territorio nazionale. Sono tantissimi gli
intellettuali, gli artisti e gli opinionisti che hanno
partecipato alla sua vita culturale. Continuerà il percorso di
crescita legata agli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile e aumenterà l'attenzione al digitale".
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