Non usare le palestre delle scuole
come aule scolastiche ma individuare soluzioni alternative "che
non gravino sullo sport delle federazioni e sugli studenti che
dovrebbero rinunciare all'educazione fisica". E' la richiesta
fatta da Regione, Coni Piemonte e Cip Piemonte in una lettera ai
Comuni, ai presidenti di province e al sindaco della Città
Metropolitana Chiara Appendino, nella quale si suggerisce che
per le attività didattiche siano utilizzate "le strutture
tipiche a ciò destinate e più idonee, quali musei e
biblioteche".
Per l'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca "sottrarre
l'uso delle palestre scolastiche alle federazioni sportive e ai
ragazzi che le usano per allenarsi durante le ore di educazione
fisica può essere un problema su cui vogliamo spostare
l'attenzione. Bisogna sforzarsi di trovare altre soluzioni in
fretta perché settembre è alle porte".
Anche per il presidente regionale del Coni Gianfranco
Porqueddu "questa per le palestre è una battaglia fondamentale e
se la perdiamo abbiamo perso la guerra", mentre la presidente
regionale del Cip Silvia Bruno evidenzia che "se le ore di
educazione fisica e lo sport sono importanti per i ragazzi
normodotati, lo sono anche di più per quelli che hanno
disabilità. Speriamo quindi che l'attività sportiva possa
riprendere il prima possibile perché abbiamo molti progetti
fermi che vogliamo inaugurare".
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