Quattro punti "fortemente
inquinati" nei laghi piemontesi. E' il risultato delle analisi
condotte da Legambiente nel corso della campagna 'Goletta dei
laghi". I campioni sono stati prelevati nei laghi Maggiore,
Orta, Avigliana e Viverone. In tutti i casi le criticità
riscontrate sono dovute a cattiva depurazione o scarichi
illegali. Le zone 'nere' del lago Maggiore, secondo i risultati
della campagna dell'associazione ambientalista, sono entrambe
nel territorio di Arona (Novara), alla foce del torrente Vevera
e del rio S.Luigi. Inquinato, ma meno seriamente, anche il punto
presso lo sfioratore di Largo Marconi a Stresa (VCO) che,
invece, gli scorsi due anni era dentro i limiti di legge. Gli
altri 4 punti oggetto del campionamento di Legambiente, nel lago
Maggiore, sono risultati entro i limiti di legge, a Lesa,
Dormelletto e due a Verbania. L'analisi delle microplastiche
disperse nell'acqua ha rivelato, nel lago Maggiore, nella
campagna fatta nel 2019, 1,99 particelle per metro cubo di acqua
filtrata.
Negli altri tre laghi monitorati 6 punti, 2 sono risultati
"molto inquinati", nel lago di Viverone, presso lo scarico in
via Provinciale 67, e nel lago piccolo di Avigliana, alla foce
dl Rio Grosso.
In regola invece entrambi i punti del lago d'Orta. "Gli
sforamenti registrati - commenta Giorgio Prino, presidente di
Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta - dicono che la qualità
delle acque del Piemonte è ancora ampiamente migliorabile ed è
necessario adottare piani per ridurre i prelievi e i carichi
inquinanti, sia nei laghi che nei loro immissari, rispettando il
deflusso minimo vitale delle acque e ricorrendo anche a misure
come la riqualificazione e la rinaturalizzazione delle sponde,
rendendo sempre più veri corridoi naturali"
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