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Sindacati, in certe rsa 50% personale attende tamponi

Sindacati, in certe rsa 50% personale attende tamponi

Nelle strutture più colpite dalla pandemia

ALESSANDRIA, 29 maggio 2020, 15:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Manifestazione dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Alessandria per richiamare l'attenzione su quanto accaduto in Rsa e Case di riposo durante l'emergenza Covid-19. Portate bandiere a lutto "per non dimenticare le vittime".
    Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Iginio Olita e ha rappresentato le condizioni di lavoro del personale. "In molte strutture è stato sottovalutato il problema; non sono state isolate le stanze degli ospiti; i tamponi sono arrivati troppo tardi - spiega Giancarlo Moduzzi (Uil Fpl responsabile Terzo Settore) - La preoccupazione è che se si dovesse ripresentare una nuova ondata dell'epidemia, non si potrà più gestirla come è stato fatto con la prima".
    Una oss, in rappresentanza della Cgil, ha rimarcato come l'organizzazione imposta abbia creato parecchi disagi, "anche perché le Case spesso sono gestite da cooperative che hanno avuto difficoltà a fornire i dpi adatti". Dispositivi che, oggi - ha sottolineato Moduzzi - ci sono, "ma nelle realtà più colpite il personale è ancora per il 50% a casa in attesa di tampone: quello in forza, pertanto, sta facendo i salti mortali". Per la Cisl da non sottovalutare il fatto che "purtroppo, con le morti, si sono liberati posti letto e, quindi, c'è il rischio di meno lavoro. Necessario stabilire giusti protocolli per far entrare altre persone, esaurendo anche le liste d'attesa".
   

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