Manifestazione dei sindacati
di categoria di Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di
Alessandria per richiamare l'attenzione su quanto accaduto in
Rsa e Case di riposo durante l'emergenza Covid-19. Portate
bandiere a lutto "per non dimenticare le vittime".
Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto Iginio Olita
e ha rappresentato le condizioni di lavoro del personale. "In
molte strutture è stato sottovalutato il problema; non sono
state isolate le stanze degli ospiti; i tamponi sono arrivati
troppo tardi - spiega Giancarlo Moduzzi (Uil Fpl responsabile
Terzo Settore) - La preoccupazione è che se si dovesse
ripresentare una nuova ondata dell'epidemia, non si potrà più
gestirla come è stato fatto con la prima".
Una oss, in rappresentanza della Cgil, ha rimarcato come
l'organizzazione imposta abbia creato parecchi disagi, "anche
perché le Case spesso sono gestite da cooperative che hanno
avuto difficoltà a fornire i dpi adatti". Dispositivi che, oggi
- ha sottolineato Moduzzi - ci sono, "ma nelle realtà più
colpite il personale è ancora per il 50% a casa in attesa di
tampone: quello in forza, pertanto, sta facendo i salti
mortali". Per la Cisl da non sottovalutare il fatto che
"purtroppo, con le morti, si sono liberati posti letto e,
quindi, c'è il rischio di meno lavoro. Necessario stabilire
giusti protocolli per far entrare altre persone, esaurendo anche
le liste d'attesa".
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