Nessuna processione, accesso in
santuario contingentato in due giorni e celebrazioni senza
fedeli, compresa la messa, il 22 maggio, presieduta
dall'arcivescovo di Torino,mons. Cesare Nosiglia, alla quale
saranno ammessi solo i volontari dell'organizzazione ,La festa
di Santa Rita da Cascia, nell'omonimo quartiere torinese, che
richiama ogni anno migliaia di pellegrini,, si deve adeguare
alla norme imposte dalla pandemia di Coronavirus,
Il 22 e 23 maggio, l'accesso al santuario sarà possibile -
informa la Diocesi - solo previa prenotazione on-line dal sito
www.srita.it, dalle 6,00 alle 18,00. '
La solenne Veglia, sarà presieduta dal parroco-rettore. Al
termine, la statua sarà portata sulla piazza deserta, le
campane suoneranno a festa e verrà accenderà un fuoco, come
avvenne la notte della morte di Santa Rita, il 22 maggio 1457.
Il 22 maggio, alle 21,00, l'arcivescovo di Torino presiederà
l'unica Santa Messa in santuario, trasmessa in diretta su Rete 7
e in streaming su www.srita.it
Non è prevista neanche la tradizionale distribuzione e
benedizione delle rose che potranno essere richieste attraverso
il sito www.srita.it o alla segreteria del santuario e saranno
spedite a casa tramite corriere.
"Santa Rita - - spiega don Roberto Zoccalli, parroco rettore
del Santuario- donna del popolo, ha vissuto il dramma della
"peste": ai nostri giorni si chiama Covid-19. A Lei affidiamo
il mondo intero in questo tempo di pandemia, e chiediamo al
Signore di essere capaci di non lasciarci contagiare da quel
virus ancora più letale che Papa Francesco ha definito 'egoismo
indifferente'". Nel santuario è allo studio una 'festa della
ripartenza', se sarà possibile già in autunno.
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