Gli azionisti della Sagat hanno
approvato il bilancio 2019, chiuso con un utile netto pari a
9,35 milioni di euro, in crescita di 1,7 milioni e con ricavi
della gestione che ammontano a 73,2 milioni di euro, il 10,5% in
più dell'anno precedente. Non sarà distribuito dividendo, ma
considerando l'eccezionalità dell'emergenza sanitaria Covid-19,
l'utile dell'esercizio "sarà riportato a nuovo per sostenere la
solidità patrimoniale del gruppo e contenere i futuri impatti
economico-finanziari". Sagat continuerà "a realizzare il
proprio piano di intervento orientato da un lato a tutelare la
salute di dipendenti, passeggeri e dell'intera comunità
aeroportuale, ottemperando alle prescrizioni disposte dalle
autorità competenti, e dall'altro a fronteggiare la forte
contrazione dell'attività aziendale".
L'Aeroporto di Torino nel 2019 ha servito 3.952.158
passeggeri, registrando una contrazione del traffico del 3,3%,
pari a un calo di 132.765 passeggeri rispetto al 2018. Il calo
riportato è da attribuirsi alla forte riduzione del network
attuata da Blue Air e alle performance negative di Alitalia,
Blue Express e Air Italy, che nel complesso hanno generato una
contrazione del traffico pari a 426.000 passeggeri rispetto ai
dati 2018.
Nonostante questa forte riduzione - spiega la Sagat - sono
state messe in campo azioni che hanno consentito di sostituire
con altri vettori numerose destinazioni, limitando così
l'impatto negativo della diminuzione di 2 passeggeri e generando
un recupero di volumi complessivo pari a 293.000 passeggeri,
principalmente riconducibile alla crescita delle compagnie
easyJet, Volotea, Wizz Air e Iberia.
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