È prorogata fino al 2 febbraio la
mostra "Wo|Man Ray. Le seduzioni della fotografia", curata da
Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola. Due settimane in più di
apertura della mostra per un pubblico che ha già confermato il
successo con oltre 26 mila visitatori dall'apertura, il 17
ottobre, a inizio gennaio.
"Man Ray, non c'è dubbio, è un grande nome, un grande maestro
della fotografia del XX secolo - Con la nostra mostra abbiamo
costruito una prospettiva in cui Man Ray è offerto agli
spettatori in un modo del tutto nuovo, ed è questa una delle
chiavi principali del successo della mostra, oltre al grande
fascino delle immagini esposte, capolavori assoluti della
fotografia del XX secolo", commenta Walter Guadagnini.
Il percorso della mostra è tutto dedicato ad un preciso
soggetto, la figura femminile, fonte di ispirazione primaria
dell'intera poetica di Man Ray, in particolare nella sua
declinazione fotografica. Man Ray, ma anche Lee Miller, Berenice
Abbott, Dora Maar, Meret Oppenheim. E Kiki de Montparnasse,
Nusch Éluard, Juliet (l'ultima moglie): artiste, modelle,
amiche, compagne. E le protagoniste della Parigi degli anni
Venti e Trenta, Gertrude Stein, Nancy Cunard, Sylvia Beach,
Youki Foujita Desnos. Tra le oltre duecento fotografie in
mostra, realizzate a partire dagli anni Venti a Parigi fino alla
morte avvenuta nel 1976, alcuni dei capolavori che hanno reso
celebre il maestro americano a livello internazionale come le
leggendarie Le Violon d'Ingres (1924), Noire et blanche (1926) e
La Prière (1930).
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