Un 'controfestival' il 17 maggio a
Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università.
Così a Torino il Collettivo progetto Palestina aderisce alla
campagna internazionale di boicottaggio all'Eurovision, contest
musicale che quest'anno si svolgerà in Israele.
"Quella che molti amano chiamare l'unica democrazia in Medio
Oriente - spiega una nota - non è altro che uno Stato di
apartheid in cui, da più di 70 anni, oppressione e violenze nei
confronti del popolo palestinese sono quotidiane. Come Progetto
Palestina ci rifiutiamo di accettare che l'arte e la musica
vengano strumentalizzati per mascherare questi crimini".
Il 'Controfestival' torinese prevede, oltre a un concerto con
special guest Shadia Mansour e Zulu 99 (dei 99 Posse), una serie
di eventi di contorno - tra mostre e incontri con musicisti e
scrittori - "per scoprire la cultura palestinese, con le forme
di resistenza attraverso cui si esprime e le difficoltà che
incontra sotto l'occupazione".
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