I ministeri dell'Ambiente, della
Salute e dell'Istruzione, entro sei mesi al massimo, dovranno
adottare una campagna informativa sulle corrette modalità d'uso
di telefonini e cordless e sui rischi per la salute e per
l'ambiente connessi a un loro uso improprio. L'ha deciso il Tar
del Lazio, accogliendo parzialmente un ricorso proposto
dall'Associazione per la Prevenzione e la Lotta all'Elettrosmog.
"Una sentenza rivoluzionaria, senza precedenti, che ci ha
dato la possibilità di riacquistare un alto ruolo
dell'avvocatura", commentano i legali dell'associazione Stefano
Maria Commodo e Renato Ambrosio, dello studio Ambrosio&Commodo
di Torino. "Ora possiamo lasciare un segno e sperare in un
utilizzo migliore dei cellulari, soprattutto per i giovani -
aggiungono -. Non vogliamo andare contro la tecnologia né fare
una battaglia di retroguardia, ma sollecitare un'industria che
rappresenta un'eccellenza a sviluppare la tecnologia nel
rispetto della salute delle persone".
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