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Cristiani: due infermiere accusate in Pakistan di blasfemia

Incolpate aver strappato adesivo con Corano,rischiano pena morte

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Due infermiere cristiane di Faisalabad, città del Punjab pakistano, sono accusate di aver compiuto vilipendio al Corano e sono accusate di "blasfemia", per la quale si rischia anche la pena di morte.
    Il caso è stato registrato su istanza presentata dal sovrintendente medico Dr. Mirza Mohammad Ali dell'ospedale civile di Faisalabad. Secondo il denunciante due infermiere cristiane Mariam Lal e Navish Arooj hanno rimosso e strappato da un armadio un adesivo che conteneva versi del Sacro Corano. Nel parapiglia scatenatosi in ospedale, alla notizia, uno dei ragazzi del reparto, Muhammad Waqas, ha tentato di uccidere l'infermiera cristiana Maryam con un coltello, ma Maryam si è solo ferita al braccio. Ora entrambe le infermiere sono sotto la custodia della polizia.
    Kashif Aslam, coordinatore del programmi nella Commissione nazionale per la Giustizia e la pace, dei Vescovi del Pakistan, parlando a Fides, sottolinea : "E' un'altra falsa accusa contro le donne cristiane; c'è una questione personale tra i membri dello staff che deve essere scoperta nell'inchiesta. I fedeli cristiani hanno profonda sensibilità su questi temi , e inoltre viene insegnato loro a rispettare le altre religioni. Non credo che le giovani infermiere cristiane abbiano profanato l'adesivo contenente i versi del Sacro Corano ". Saleem Iqbal, attivista cristiano per i diritti umani parlando a Fides afferma : "È allarmante vedere aumentare le persone accusate ingiustamente in casi di blasfemia e le conversioni forzate delle ragazze appartengono a minoranze religiose. Questo è il secondo caso che si registra quest'anno". (ANSA).
   

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