(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 16 OTT - La Fondazione
pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre prosegue negli aiuti
alla popolazione libanese colpita dall'esplosione verificatasi a
Beirut lo scorso 4 agosto. "L'impegnativo obiettivo è arrivare a
stanziare una somma pari a 5 milioni di euro. Serviranno alla
riparazione e alla ricostruzione delle strutture collegate
all'attività della Chiesa nell'area direttamente interessata
dalla deflagrazione, strutture visitate 20 giorni fa da
rappresentanti di Acs e identificate come prioritarie di
concerto con la Chiesa locale", riferisce la fondazione
pontificia.
Fra i numerosi progetti che la Fondazione si è impegnata a
sostenere vi è la ricostruzione della cattedrale maronita di San
Giorgio nel centro di Beirut. Il luogo di culto è stato infatti
gravemente danneggiato dall'esplosione. Acs sosterrà anche la
ricostruzione della chiesa greco-melchita di San Salvatore e di
diversi conventi di religiose, compresi quello presente
nell'ospedale delle Sorelle del Santo Rosario e la Casa Madre
della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria.
Il dramma libanese tuttavia non inizia il 4 agosto 2020.
Anche prima dell'esplosione la situazione era particolarmente
preoccupante a causa della crisi sanitaria causata dalla
pandemia da Covid-19 e della crisi economica. "I cristiani del
Libano attualmente si sentono molto soli e stanno considerando
l'emigrazione come soluzione ai loro problemi. Noi pertanto
continueremo a sostenere i cristiani di questa nazione e non li
lasceremo soli ad affrontare questa sfida", afferma Thomas
Heine-Geldern, presidente esecutivo di Acs Internazionale.
(ANSA).