(ANSA) - ROMA, 31 LUG - Il tribunale pakistano di Faisalabad
ha ribaltato una precedente sentenza che sanciva il matrimonio
fra Maira Shahbaz, 14enne cattolica di Madina Town rapita lo
scorso aprile e costretta alla conversione all'Islam, e il
presunto responsabile dei reati, Mohamad Nakash. La nuova
decisione - riferisce la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa
che Soffre - si basa sul riconoscimento del certificato di
nascita di Maira quale prova della sua minore età al tempo del
presunto matrimonio. Il giudice ha disposto che la minorenne
lasci l'abitazione del sequestratore e venga trasferita a Dar ul
Aman, un rifugio per donne, a condizione che non abbia contatti
con i familiari. La ragazza vi alloggerà fino al momento della
sentenza definitiva dell'Alta Corte di Lahore, innanzi alla
quale è stata fissata un'udienza la prossima settimana.
In un colloquio con Acs l'attivista per i diritti umani Lala
Daniel ha sottolineato che "se la polizia e i tribunali sanno di
essere seguiti dall'opinione pubblica occidentale saranno
indotti a seguire la legge invece di cedere ai gruppi estremisti
che non sono a favore dei cristiani". Ha aggiunto che il
trasferimento di Maira dalla casa del rapitore è "un miracolo",
perché se vi fosse rimasta sarebbe stata indotta alla
prostituzione. (ANSA).