(ANSA) - ROMA, 5 FEB - Uccisi in attentati kamikaze,
obbligati a lasciare le proprie case e a vivere in campi
profughi, oppure resi schiavi. "In alcuni Paesi al mondo essere
dei bambini cristiani significa anche questo": lo sottolinea la
fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, che dedica
una campagna speciale ai bambini cristiani con tre progetti
specifici a loro sostegno in Siria, Pakistan e Sierra Leone.
In Pakistan Acs assicurerà il catechismo dei 250 piccoli
fedeli della parrocchia del Santo Rosario di Warispura vicino
Faisalabad. In Sierra Leone, la Fondazione sosterrà la fede dei
piccoli cristiani donando mille Bibbie del Fanciullo e mille
Libretti del Rosario ai bambini della diocesi di Kenema nel Sud
del Paese. In Siria, invece, Acs sosterrà l'asilo delle suore
Francescane Missionarie di Maria che accoglie gratuitamente i
bimbi delle famiglie povere di tre sobborghi di Damasco,
Kachkoul, Douela e Yaafur. "I bambini sono le prime vittime del
conflitto siriano - dichiara ad Acs la direttrice dell'asilo,
suor Renée Coussa -, hanno paura di qualsiasi rumore che gli
ricordi il fragore delle bombe. Per questo assicuriamo loro
anche assistenza psicologica. Assistiamo a tanti drammi, ad
esempio qualche mese fa i padri di due dei nostri alunni sono
scomparsi. Come spiegarlo ad un bambino di tre anni che aspetta
il papà?. Alla violenza della guerra si aggiunge la miseria in
cui vivono tante famiglie siriane".(ANSA).