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Sri Lanka: S.Sede,attacchi anticristiani

Osservatore vaticano all'Onu, chiamare le cose con il loro nome

(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 4 MAG - Mons. Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha partecipato all'evento commemorativo per le vittime degli attacchi avvenuti la Domenica di Pasqua in Sri Lanka. L'incontro si è svolto presso la sede Onu di New York ed è stato organizzato dall'Ufficio del presidente dell'Assemblea generale e dalla Missione permanente in Sri Lanka.
    Il presule - riferisce Vatican News - è tornato agli attacchi del 21 aprile scorso, che hanno causato almeno 257 vittime e secondo il governo srilankese sono stati compiuti da un gruppo estremista musulmano locale, anche se sono stati rivendicati dall'Is, il cosiddetto Stato islamico. Mons. Auza ha sottolineato il fatto che, in queste circostanze, si è soliti denunciare in modo forte gli atti di terrorismo compiuti da estremisti e fondamentalisti, ma "le parole di condanna, per quanto sincere, non bastano. Sono necessari interventi per eliminare questo flagello alla radice. Una delle azioni necessarie nella lotta per sradicare tale violenza consiste nel chiamare gli attacchi con il loro nome".
    "Ciò che è avvenuto nello Sri Lanka - ha proseguito - non è accaduto la domenica di Pasqua per caso o per coincidenza. Due importanti Chiese cattoliche e una Chiesa evangelica sono state deliberatamente prese di mira nel corso delle funzioni religiose. Trascurare l'aspetto esplicitamente anticristiano di questi attacchi farebbe un'ingiustizia alle vittime, ai sopravvissuti e alle loro famiglie".
    "La comunità internazionale - ha detto Auza - è molto franca, e a ragione, nel denunciare l'aumento dell'odio anti-ebraico e anti-musulmano", ma "lo stesso standard deve essere applicato agli attacchi contro i cristiani". Il presule ha ricordato la recente risoluzione Onu adottata il 2 aprile scorso dall'Assemblea Generale sulla lotta al terrorismo che condanna "tutti gli attacchi terroristici contro luoghi di culto motivati dall'odio religioso". La risoluzione non parla solo di islamofobia e antisemitismo, ma anche di cristianofobia. Dunque - ribadisce Auza - "gli attacchi terroristici sono sempre e ovunque deplorevoli". Inoltre - ha aggiunto - "gli attacchi ai credenti religiosi durante gli atti di culto sono l'attacco più vergognoso e vile contro la pace che si possa immaginare. Questo è quello che è successo nello Sri Lanka".(ANSA).
   

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